SBK: Il Mondiale 2014 parla italiano
Tutto pronto per l'avvio del Mondiale 2014 Superbike, che prenderà il via il 23 febbraio sulla pista australiana di Phillip Island. Un campionato che nel 2013 ha vissuto un anno di crisi e che ha dovuto ricercare in un nuovo regolamento la via d'uscita per ritrovare il favore del grande pubblico, che da sempre apprezza la spettacolarità del Mondiale SBK. Via libera dunque alla nuova formula EVO, voluta per contenere i costi e per rimpolpare una sempre più scarna griglia di partenza, che per questo campionato affiancherà il top della categoria, le SBK. Una formula che pare riuscita, visto il numero di costruttori che tornano ad affacciarsi sulla ribalta della Superbike.
La forza italiana – Negli ultimi anni abbiamo assistito all'uscita di scena di alcune case uffciali, come nel caso di Ducati con il suo team interno assente dal 2010, oppure Yamaha ed ultima BMW, segno di una profonda crisi e del mancato ritorno degli investimenti profusi. Il nuovo regolamento invece ridona freschezza e voglia di investire ed ecco che per il 2014 saranno ben nove le case impegnate nel mondiale. Il tricolore sarà ben rappresentato da Aprilia, Ducati, Bimota e MV Agusta. Per Aprilia il 2014 sarà il tentativo di riscatto per il mondiale 2013 perso amaramente da un Guintoli incisivo e costante nell prima parte di campionato e sfortunato nel finale, e da un Laverty che all'ultima gara ha dovuto cedere allo strapotere di Tom Sykes. La nuova RSV4 affidata ora a Melandri e Guintoli è una delle moto più competitive del lotto e già nei test invernali ha confermato le proprie potenzialità. Ducati torna con il suo team interno ufficiale. La 1199 Panigale sembra cresciuta e dopo la disastrosa stagione 2013 la voglia di vincere è tanta. Davide Giugliano e Chaz Davies, guidati dal nuovo Direttore Generale Ducati Corse Luigi Dall'Igna, dovranno compiere un gran lavoro di sviluppo per tenere testa ai quattro cilindri degli avversari. Le soprese non mancano con l'arrivo di MV Agusta gestita dal Team Yakhnich Motorsport, che affida la F4 RR all'italiano Claudio Corti. Un binomio italiano che fa sognare e tornare alla memoria ricordi di un passato in cui MV dominava le scene del motociclismo con Giacomo Agostini. Infine un altro gradito ritorno, quello di Bimota. Un marchio storico anche se poco conosciuto che ha saputo scrivere alcune delle pagine più belle della SBK. Una scommessa rischiosa voluta dalla vulcanica mente di Francesco Batta che dopo la deludente esperienza con Ducati, ritrova la voglia di mettersi in gioco e si butta nella mischia con la nuova BB3 motorizzata BMW. La moto è attualmente sotto omologazione per partecipare al mondiale e i piloti che la porteranno in pista saranno Ayrton Badovini e Christian Iddon.
Piloti italiani al via – Saranno quindi ben otto i rappresentanti del tricolore nel campionato 2014. Il compito più difficile sarà quello di Marco Melandri, che avrà a disposizione una delle moto migliori per puntare al titolo. L'Aprilia ritrova Melandri e cerca di riprendersi il titolo con un binomio tutto italiano, come lo era stato con Max Biaggi. Davide Giugliano, dopo il sesto posto nello scorso mondiale e un rendimento un po' scostante, dovuto alla sfortuna e alle cadute, trova posto sulla Ducati ufficiale e pur consapevole del duro lavoro di sviluppo punta alla vittoria. Per Ayrton Badovini nuova scommessa con Bimota. Moto del tutto nuova, ma Team Alstare al vertice a livello tecnico, oltre al fatto che il pilota biellese conosce già bene il motore BMWche equipaggia la BB3. Altra scommessa per Claudio Corti su una MV Agusta al debutto. Ritrova una sella anche Michel Fabrizio dopo la difficile stagione con l'Aprilia di Red Devils e dopo aver chiuso il campionato con la Honda di Ten Kate. Per lui pronta una Kawasaki ZX 10-R in configurazione EVO del Team Iron Brain. Chiudono la pattuglia di italiani al via Niccolò Canepa sulla Ducati Panigale EVO del Team Althea Racing, e Alessandro Andreozzi e Luca Scassa sulle Kawasaki ZX 10-R EVO del Team Pedercini.