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SBK: Il re di Donington è Tom Sykes. Sua anche gara 2

Dominatore assoluto per tutto il week-end, Tom Sykes archivia la pratica anche con la vittoria di Gara 2. Un errore all’ultimo giro per Melandri, che chiude quinto. Bene Giugliano quarto.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Sykes non ha bisogno di dimostrare più nulla. Nonostante il leader della classifica iridata sia il francese Guintoli, il britannico della Kawasaki è il pilota di riferimento in questo inizio di stagione. Dominitatore di tutte le sessioni prove, sempre in lotta per il podio in quasi tutte le manches disputate e vero mattatore di questo round al Donington Park. Una lezione di guida a tutti in gara 1 e replica della stessa prestazione in gara 2.

La partenza di Sykes in gara 2 è stata fulminea. Solo le Aprilia ufficiali, come al solito, riescono per qualche metro a tenere il passo, ma Tom Sykes e la sua Kawasaki fanno subito capire che anche gara 2 sarà una gara difficile per tutti. Al secondo giro firma il giro record in 1'28".000. Il distacco per gli inseguitori diventa già pesante al quinto giro con oltre 4 secondi di distacco per Guintoli in seconda posizione. La temperatura dell'asfalto, rispetto a gara 1, è salita di qualche grado, dato che potrebbe essere importante in considerazione del consumo degli pneumatici, particolarità che sempre ha influenzato le prestazioni sul finale di gara delle Kawasaki. Sykes però sembra lucido e consapevole e dopo aver capitalizzato un buon margine di vantaggio, alza i tempi in fase difensiva in previsione del finale di gara. Davide Giugliano tiene testa al duo ufficiale Aprilia e mantiene la quarta posizione, attaccato a Laverty. Melandri sembra soffrire rispetto a gara 1  e, dopo aver duellato con il compagno di squadra Davies, segue i primi staccato di una manciata di secondi. Opaca la prestazione di Rea in gara 2. I problemi fisici manifestati in gara 1 sembrano essersi aggravati e a metà gara si attesta in decima posizione.

Sul finale di gara Melandri ritrova fiducia e raggiunge ed attacca Giugliano, conquistando la quarta posizione. Il feeling con la sua BMW manca, per sua stessa ammissione, nelle battute iniziali, ma sul finire, con minor peso di benzina a bordo, riesce a trovare i tempi che gli permettono di raggiungere i primi. Melandri prova ad attaccare Laverty e il punto chiave diventa il tornante Melbourne, dove il ravannate passa Laverty, con Giugliano che prova ad approfittare nello stesso punto in cui in gara 1 era andato a contatto con l'ufficiale Aprilia, senza però riuscirci.

A 5 giri dalla fine Ayrton Badovini finisce a terra. La crisi Ducati è sempre più profonda, considerando che Carlos Checa non ha nemmeno preso il via di gara 2 a causa dell'affaticamento della spalla infortunata. La moto di Borgo Panigale rimane rappresentata degnamente da Canepa che come wild card resiste bene in ottava posizione.

Con Sykes imprendibile in testa alla corsa e Guintoli saldamente in seconda posizione tocca a Laverty e Melandri giocarsi il terzo posto del podio. I due duellano ad ogni curva con Laverty che pare aver qualcosa in più sul finale a livello di gestione gomme. Giugliano rimane poco distante, attendendo il momento giusto per provare un attacco. Laverty a due giri dal termine trova la staccata ideale alla variante "the esses" ed allunga su un Melandri in crisi con le gomme. Per il ravennate un errore all'ultimo giro proprio alla variante che lo priva della quarta posizione a favore di un attento Giugliano, che sfrutta l'errore e si porta a casa la quarta posizione.

Ordine d'arrivo Gara 2:

  1. Tom Sykes
  2. Sylvain Guintoli
  3. Eugene Laverty
  4. Davide Giugliano
  5. Marco Melandri
  6. Chaz Davies
  7. Loris baz
  8. Niccolò Canepa
  9. Jules Cluzel
  10. Michel Fabrizio
  11. Jonathan Rea
  12. Max Neukirchner
  13. Leon Camier
  14. Federico Sandi
  15. Alexander Ludht
  16. Vittorio Iannuzzo

Classifica Mondiale dopo il Round di Donington:

  1. Sylvain Guintoli 173
  2. Tom Sykes 169
  3. Eugene Laverty 149
  4. Marco Melandri 127
  5. Chaz Davies 112
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