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SBK: Imola pronta per il settimo round del Mondiale

L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ospita la seconda ed ultima gara in terra italiana. Nella terra dei motori segnali di ripresa per la Ducati. Melandri pronto a dar battaglia per le prime posizioni.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Imola, terra di motori e di tradizioni. Una pista amata dal pubblico e temuta dai piloti, dove hanno corso le massime categorie degli sport motoristici, dalla Formula 1 alla Superbike, ospitando anche il Motomondiale. Un circuito che ha emozionato da sempre, regalando trionfi, gioie e duelli mozzafiato, come lo storica battaglia tra Edwards e Bayliss, che nel 2002 si presentarono al via dell’ultima gara della stagione con un solo punto a separarli in classifica: offrirono al pubblico una delle gare più belle della storia del Mondiale SBK che portò il texano a vincere il titolo. Imola, per contro, ha anche dispensato tragedie, come la morte di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger nel 1994 o il terribile incidente accaduto la scorsa stagione a Joan Lascorz, rimasto paralizzato dopo la caduta avvenuta durante i test SBK a seguito del Gran Premio di Imola 2012.

Settimo Round – Il Mondiale Superbike arriva dunque all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per mettere in scena il settimo Round di questa stagione, con una situazione di classifica che vede sempre al comando Sylvain Giuntoli, nonostante l’unica vittoria riportata alla prima manche della stagione. Dalla parte del francese la capacità di finire sempre tutte le manches disputate sul podio o subito a ridosso di esso, non incappando in cadute o errori, che ha permesso al transalpino di accumulare un buon vantaggio sugli inseguitori. Tom Sykes, Eugene Laverty e Marco Melandri seguono in classifica e sono loro che nel corso di questa stagione hanno dovuto fare i conti con la cattiva sorte, con rotture, problemi e cadute spesso bizzarre.

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BMW corre in casa – Il Team BMW Goldbet ha sede a pochi chilometri dalla pista di Imola e pertanto le gare di domenica rappresentano di fatto il gran premio di casa. Il lavoro svolto nei recenti test ad Argon ha dato sicuramente i sui frutti, portando Marco Melandri alla vittoria di gara 1 in Portogallo, anche se la festa è stata rovinata dalla gomma difettosa montata in gara 2. Melandri arriva ad Imola in splendida forma, consapevole che il titolo è ancora abbondantemente alla sua portata e che il conto con la sfortuna deve essere finalmente chiuso:

Arriviamo a Imola proprio all'inizio del periodo più caldo della stagione. Abbiamo trovato la strada giusta a livello tecnico, per questo motivo mi piacerebbe essere sul podio proprio qui a Imola che, visto che è la pista di casa. Mi piace molto questo tracciato: è difficile, molto tecnico e impegnativo, anche fisicamente. Non c'è tempo per recuperare il fiato ed il caldo afoso di questi giorni non sarà d'aiuto. Io mi sento bene e finalmente, dopo Portimão, sono riuscito, per la prima volta quest'anno, ad allenarmi a fondo senza problemi, ora voglio quindi riprendermi quello che mi ha portato via qualche episodio sfortunato.

Rinascita Ducati – Il Team Alstare Ducati punta alla rinascita sul circuito imolese, forte di tre fattori chiave: stato dei piloti, pista amica e regolamento. Carlos Checa sembra aver finalmente recuperato la forma migliore dopo un avvio di stagione costellato di infortuni e problemi. Il forte pilota spagnolo ha lavorato duramente con riabilitazioni mirate a ristabilire una spalla dolorante che lo ha pesantemente condizionato fino a questo punto della stagione: La condizione della spalla è abbastanza buona (non per attività come nuoto o climbing), sebbene ancora debole in situazione di estensione massima. Questa posizione della spalla non serve per correre in moto, quindi sono fiducioso sul fatto che la pausa ed il lavoro svolto mi permetteranno di essere al meglio per questo round.

In più la pista è una delle favorite per Checa, che ad Imola ha vinto cinque gare sulle ultime sei disputate, sempre in sella alla Ducati, che in passato ha sempre dimostrato di essere a suo agio sul tecnico circuito di Imola. Non ultimo, la rossa di Borgo Panigale, potrà godere della nuova estensione del regolamento, che permetterà alla bicilindrica di scendere in pista senza air-restrictor, potendo quindi contare sulla piena potenza. Un regolamento flessibile, dopo la prima modifica che prevedeva l’utilizzo di air-restrictor da 52 mm al posto di quelli da 50 mm utilizzati fino ad Assen.

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Aprilia, Kawasaki e Suzuki – Per le altre marche impegnate nel Mondiale si preannunciano strategie diverse. Kawasaki è costretta ad attaccare con Tom Sykes per insidiare la testa della classifica, mentre la casa di Noale deve giocare in difesa sia per mantenere la leadership del mondiale, sia per conservare nella corsa al Mondiale anche Laverty, che ad Imola non ha mai brillato. Suzuki invece deve capitalizzare punti. Camier potrebbe essere tra i protagonisti in gara, ma le troppe cadute stanno condizionando pesantemente la sua stagione.

Il ritorno del Samurai – Curiosità infine sul rientro nel mondiale di Noriyuki “Nitro” Haga che torna al Mondiale – per ora per questo singolo Round – in sella alla BMW del Team Grillini. I programmi futuri non sono stati ancora svelati, ma potrebbe essere concreta la partecipazione del pilota giapponese ad altre gare. Vedremo a distanza da 20 mesi dalla sua ultima gara in SBK se il funambolico Haga sarà in grado di regalare emozioni ai suoi tanti tifosi.

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