SBK Imola: Superpole a Tom Sykes
Imola potrebbe essere intesa come feudo britannico, visto il dominio inglese che ha preso il via già dalle prime sessioni di prove del venerdì, con Tom Sykes su Kawasaki subito ad imporsi nel primo turno di libere e capace di riconfermarsi subito come il più veloce anche nelle prime qualifiche del pomeriggio, con Jonathan Rea su Honda ad insidiare il connazionale al secondo posto. Bene la pattuglia italiana, con Fabrizio, Badovini, Giugliano e Melandri a seguire nell'ordine. Nella seconda tornata di sessioni di qualifiche e di libere del sabato mattino le posizioni di testa si sono scambiate a favore della Honda di Rea, capace di contrastare il missile Kawasaki di Sykes. Ottima la prestazione di Davide Giugliano con l'Aprilia RSV4 del Team Althea Racing, terzo in entrambi i turni. Qualche problema di troppo invece per Melandri e per Checa, entrambi vittime di cadute fortunatamente senza conseguenze.
La composizione della griglia di partenza si affida alla formula della Superpole divisa in tre turni con ingresso imposto dai migliori tempi e i protagonisti si confermano i soliti inglesi.
Superpole 1 – Si parte in configurazione gara per tutti i protagonisti in pista, per affinare le ultime regolazioni prima di montare le gomme da tempo in previsione del miglior giro. Nella lotta tra gli i piloti inglesi si inserisce la Suzuki di Camier che a dieci minuti dal termine ottiene il primo posto, subito rivendicato da Sykes. Carlos Checa intanto finisce a terra per la seconda volta nel corso della giornata, vanificando il lavoro svolto e buttando al vento la possibilità di una buona qualifica. Un vero peccato considerando che Imola rappresenta il tracciato più amato dallo spagnolo e più adatto, sulla carta, alle specifiche tecniche Ducati. Melandri, Badovini e Laverty negli ultimi minuti decidono per le gomme da tempo, con una scelta vincente per il pilota BMW che strappa la seconda posizione, seguito dal portacolori Ducati. Accedono alla seconda sessione Sykes, Melandri, Badovini, Rea, Giugliano, Guintoli, Camier, Baz, Fabrizio, Laverty, Davies e Haslam.
Superpole 2 – Turno che inizia in salita per Michel Fabrizio, con il pilota che riporta a spinta la moto in corsia box, dopo un dritto all'ultima variante. Mentre Rea e Sykes si scambiano le posizioni di testa, Melandri e Giugliano trovano il feeling giusto, alternando tra loro la terza posizione, fino a quando le Aprilia ufficiali di Laverty e Guintoli, fino ad ora abbastanza in ombra, conquistano la terza e la quarta posizione. Il turno prosegue in maniera problematica per Fabrizio, con la sua Aprilia che continua ad accusare spegnimenti anomali. Nonstante numerosi rientri ai box, i tecnici non riescono a risolvere il problema e Fabrizio vede sfumare la possibilità di accedere all'ultima sessione. Ayrton Badovini strappa un giro perfetto all'ultimo passaggio e con 1'46".811 ottiene il secondo posto provvisorio con l'ultima Panigale rimasta in pista. Vengono esclusi dall'ultima sessione Davies, Haslam e Fabrizio.
Superpole 3 – La griglia si definisce negli ultimi dieci minuti di fuoco della Superpole 3. Il dominio inglese continua con Rea, perfettamente a suo agio sui sali-scendi del circuito di Imola. Melandri trova la seconda posizione che dura il tempo di un giro per essere passato prima da Giugliano e poi da Guintoli. A cinque minuti dal termine della sessione grande spavento per una caduta spettacolare alla discesa per la curva Rivazza. Baz esce di pista e la moto carambola in aria per poi ricadere in piena traettoria dopo aver superato le protezioni. Bandiera rossa e turno sospeso, con il giro record appena siglato da Tom Sykes che viene cancellato. Alle 16.00 la pit-line viene riaperta e i piloti rientrano in pista quasi tutti con la gomma da gara, avendo in molti spracato l'ultima gomma da tempo proprio nel giro in cui era stata esposta la bandiera rossa. Tom Sykes compie il miracolo con la gomma da gara e con l'incredibile tempo di 1'45".981 ottiene l'ennesima pole stagionale. Rea, dopo aver dominato il turno, si accontenta del secondo posto con Davide Giugliano ottimo in terza posizione, che ottiene la prima fila, dopo aver dimostrato un ottimo passo in tutti i turni realizzati. Solo settimo Marco Melandri, un po' in difficolta e incapace di trovare il giusto set-up.
Griglia di partenza