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SBK: in pista sui dislivelli dell’Istanbul Park in Turchia

Il mondiale Superbike al debutto in Turchia, quando mancano ormai solo quattro appuntamenti alla fine del mondiale. L’Istanbul Park riaccende la sfida al titolo.
A cura di Fabrizio Carrubba
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L'Intercity Istanbul Park è il circuito pronto ad ospitare questo week-end l'undicesima tappa del mondiale Superbike. Un tracciato che rappresenta una novità nel calendario del campionato riservato alle derivate di serie, ma che non è nuovo ad eventi di primo ordine, quali Formula 1 e MotoGP. Nato dalla matita di Hermann Tilke, disegnatore di piste come Sepang e Shanghai, il circuito sorge nelle vicinanze della capitale turca, nella parte asiatica della nazione. Inaugurato nel 2005, l'Istanbul Park,  esordisce ospitando il GP di Turchia di Formula 1, che rimarrà in calendario fino al 2011, e quello di MotoGP, disputato fino al 2007. Ora tocca alle potenti SBK debuttare sui dislivelli della veloce pista turca.

Il tracciato – Una lunghezza complessiva di 5.340 metri, sei curve a destra e otto a sinistra, compresa la lunga e difficile curva 8, soprannominata "diabolica" per la sua difficoltà data da ben quattro punti di corda da raccordare. A questi dati aggiungiamo un terreno collinare che favorisce naturali sali e scendi. Ecco il biglietto da visita per una delle piste più varie e tecniche del campionato. Una pista che offre anche veloci rettilinei tra cui i due da raccordare con la curva 11, dove si raggiungono punte velocistiche di tutto rispetto. L'Istanbul Park rappresenta la novità per questo campionato, ma è già stata affrontata da molti dei piloti protagonisti del mondiale. Melandri qua ha ottenuto due vittorie nella MotoGP e pure Checa è sempre andato a punti nei tre GP disputati. Anche Guintoli e Laverty, in corsa per il titolo iridato, hanno già corso nelle categorie del Motomondiale, al pari di Chaz Davies. Incognita invece per Tom Sykes, attuale leader del mondiale, che dovrà approfittare delle sessioni del venerdì per memorizzare velocemente il tracciato.

I piloti – Con un Tom Sykes che parte svantaggiato dal fatto di non aver mai corso su questa pista ci si aspetta una bella lotta per la conquista della prima posizione in classifica. Marco Melandri parte favorito, grazie al fatto di correre su una pista "amica". Un buon piazzamento, dopo i due ottimi risultati ottenuti in Germania, porterebbe il ravennate a ridurre ulteriormente il gap di 30 punti, su 200 ancora disponibili, dal leader del mondiale. Gara di conserva invece per il francese Guintoli, non ancora ripreso dall'infortunio alla spalla. Novità invece arrivano da casa Honda: dopo l'infortunio di Rea al Nurburgring arriva nel Team Pata Honda Ten Kate Michel Fabrizio, che lascia la sella della sua Aprilia Red Devils. Il pilota romano, a corto di risultati dopo l'ottimo inizio di Phillip Island, cerca il riscatto per chiudere la stagione la casa alata. Al suo posto sull'Aprilia privata arriva dalla Moto2 Toni Elias. Rientro in pista anche per Baz e Camier, che si erano infortunati durante il GP di Germania.

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