Sbk: in Thailandia Davies e la Ducati vincono gara-2, Rea torna leader del mondiale
Ducati si prende la rivincita dopo gara-1, Rea torna ad essere leader del mondiale grazie al 4° posto: gara-2 del secondo appuntamento del mondiale Superbike, corsa sulla pista di Buriram, accontenta tutti. L'unico ad uscire sconfitto è Marco Melandri che perde la testa del campionato a causa del settimo posto conquistato e si ritrova ora a dover recuperare due punti di svantaggio dal nuovo leader della Kawasaki.
Davies spettacolare, Rea torna leader
Una gara, quella andata in scena in Thailandia, nel segno della Ducati di Chaz Davies; partito dalla terza fila come Jonatham Rea, il pilota britannico ha messo nel mirino prima Melandri, poi Rea e infine le due Yamaha, riuscendo anche a prendere un margine di sicurezza che gli ha consentito di agguantare la 28° vittoria in carriera. Dietro di lui, a completare il podio, le due Yamaha di Van der Mark e Lowes. Solo 4° Jonathan Rea che ha prima ingaggiato un duello all'ultima staccata con Melandri, riacciuffando poi lo spagnolo Xavi Fores e salvando il posto che unito al successo di sabato gli consente di riprendere la testa del campionato.
Melandri perde la testa del mondiale
Delusione, invece, per Marco Melandri, che non è riuscito ad andare oltre il settimo posto: la sua Ducati non è sembrata al massimo tanto da continuare a scodinzolare sul rettilineo per gran parte della gara. Una giornata da dimenticare per il pilota italiano che adesso si ritrova a rincorrere in classifica anche se il distacco da Rea, nuovo leader, è minimo tanto che appena 2 punti separano i due. Non certo da ricordare anche le gare di Tom Sykes, che si è ritirato per problemi tecnici alla sua Kawasaki, così come quella di Laverty e Torres, che sono finiti a terra dopo un contatto. Ad avere la peggio è stato proprio Lavery che è rimasto dolorante a terra in attesa di soccorsi. Portato poi al centro medico per ulteriori controlli assieme a Torres, fortunatamente è stato subito dimesso. : per lui solo qualche botta ma nulla di grave per fortuna.
