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SBK Laguna Seca: Gara 2 a Laverty, con Giugliano show.

Laverty vince Gara 2 e si porta al secondo posto nella corsa al titolo. Giugliano infiamma Laguna Seca. Melandri terzo al traguardo.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Il Round americano sulla pista di Laguna Seca viene archiviato con una Gara 2 altamente spettacolare, che mette in luce la determinazione di Eugene Laverty a lottare fino alla fine per un titolo che sembrava non più alla sua portata. Una ventata di orgoglio che nasce dalla doppietta ottenuta ad Istanbul e che porta i sui frutti anche oltre oceano. La classifica vede un sorpasso importante, con l'irlandese che supera il compagno di squadra Guintoli, in affanno sul Mazda Raceway. Sykes, vincitore di Gara 1 nelle giornata di sabato, soffre negli ultimi due giri e non riesce a resistere agli attacchi di Melandri, ma soprattutto di uno strepitoso Davide Giugliano, outsider che regala non pochi grattacapi ai pretendenti al titolo. Guintoli spreca la trasferta, soprattutto spreca la possibilità di riscattare una Gara 1 che lo aveva visto protagonista nelle prime due partenza. Ora la classifica vede al comando Sykes con 361 punti, seguito da Laverty (338), Guintoli (337) e più staccato Marco Melandri (319). La corsa al titolo riprende tra sette giorni sul circuito francese di Magny Cours.

Gara 2 – La determinazione di Laverty a risalire la classifica si fa vedere con uno scatto fulmineo al via. L'irlandese brucia tutti e si porta in testa. Ma a dare spettacolo nel primo giro è un irriverente Niccolò Canepa, che prima attacca l'Aprilia di Guintoli, poi Melandri e infine prova ad infastidire Sykes. La foga del giovane genovese però viene punita con una scivolata al secondo giro, che costringe il pilota Ducati a ripartire dal fondo del gruppo. Solita lotta a quattro per i pretendenti al titolo, con Sykes che passa al quinto giro Laverty e tenta l'allungo. Melandri deve guardarsi dagli attacchi di Davide Giugliano, mentre chi pare in affanno è Sylvain Guintoli. Il francese non riesce a resistere alla coppia di italiani e retrocede in quinta posizione, con Cluzel e Hayden ad incalzare. Scatenato Davide Giugliano, che prima si libera con cattiveria di Melandri e poi in un paio di tornate raggiunge Laverty, pronto ad attaccarlo. Il sorpasso avviene con la stessa modalità usata per liberarsi di Melandri: inserimento deciso all'ultima curva costringendo l'avversario ad alzarsi dalla piega per non andare a contatto.

Giugliano show – A metà gara il gruppo di testa rimane compatto. Solo Guintoli segue a distanza, senza dare la sensazione di poter riprendere i primi. Il ritmo è elevato e Giugliano continua la sua corsa su Sykes. I due rimangono attaccati con il pilota Aprilia che prova in staccata a prendere le misure per il sorpasso. Laverty e Melandri risparmiano in previsione del finale di gara. L'ottima prestazione di Giugliano penalizza chi sta inseguendo il titolo. Il piazzamento del pilota Aprilia toglie infatti punti preziosi nella rincorsa a Sykes in testa alla classifica. Lo sa bene Laverty che a tre giri dal termine rompe gli indugi e passa in seconda posizione. L'irlandese sa cosa serve per puntare al titolo e passa senza remore anche Sykes. L'ultimo giro è la sintesi dello spettacolo della SBK. Sykes in affanno viene attaccato prima da Giugliano e poi da Melandri. Giugliano riaggancia Laverty nelle ultime curve e prova un disperato sorpasso all'ultima curva, ma il pilota ufficiale Aprilia chiude la porta e va a vincere Gara 2. Il secondo posto di Giugliano porta via punti importanti per un bravo Melandri, terzo al traguardo davanti a Sykes. Guintoli, quinto, perde la seconda posizione in classifica ai danni del compagno di squadra Laverty.

Laguna Seca – FIM Superbike World Championship –  Race 2
1. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 36'44.555
2. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 36'44.667
3. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 36'46.606
4. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 36'46.859
5. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 36'47.514
6. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36'54.742
7. Toni Elias (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 37'02.344
8. Roger Lee Hayden (Michael Jordan Motorsports) Suzuki GSX-R1000 37'05.157
9. David Salom (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 37'06.610
10. Michel Fabrizio (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 37'08.027
11. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 37'08.673
12. Blake Young (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 37'14.118
13. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 37'17.120
14. Danny Eslick (Michael Jordan Motorsports) Suzuki GSX-R1000 37'36.332
15. Niccolò Canepa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 37'50.379
16. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 38'08.447
17. Glen Allerton (Next Gen Motorsports) BMW S1000 RR 36'53.376
RT. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 25'48.686
RT. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 2'55.825
RT. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R
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