SBK Phillip Island: il Mondiale parte dall’Australia con le Kawasaki al top
Poche ora al via della stagione 2016 della Superbike, che vedrà spegnersi i semafori sulla prima gara dell’anno questo fine settimana dal bellissimo circuito di Phillip Island. L’Australia diventa per l’ottavo anno consecutivo l’appuntamento di apertura del Mondiale, che viene anticipato dagli ultimi test pre-stagionali, utili per verificare sul campo, anzi in pista, il lavoro svolto da team e piloti durante la pausa invernale. A conclusione della due giorni di prove non ci sono grosse novità in cima alle classifiche, con la Kawasaki che si dimostra ancora la moto di riferimento. In testa a tutti, nella combinata dei tempi, Tom Sykes, a precedere il Campione del Mondo Jonathan Rea. Gli avversari però non stanno certo a guardare.
Kawasaki da battere, ma attenzione a Ducati, Honda e Yamaha
La Kawasaki non sorprende, ma conferma le doti della propria ZX-10R, arma rivelatasi micidiale nelle mani di Jonathan Rea nella scorsa stagione. Il Campione del Mondo in carica ha però dovuto fare i conti con il compagno di box Tom Sykes, desideroso più che mai di rimettersi in gioco e riconquistare non solo il ruolo di prima guida in casa Kawasaki, ma anche di puntare al titolo iridato già conquistato nel 2013. Il pilota di Huddersfield si è dimostrato il più veloce in pista con il crono di 1’31.097, tempo ottenuto nella prima giornata di test, dimostrandosi più veloce di Rea per soli 152 millesimi. Gli avversari non stanno certo a guardare ed, alle spalle del duo in verde e nero, ecco piazzarsi nell’ordine il nostro Davide Giugliano, Michael van der Mark, Sylvain Guintoli e Jordi Torres. Quattro piloti per altre quattro case costruttrici diverse, ovvero Ducati, Honda, Yamaha e BMW, che rappresentano un buon segnale, preannuncio di un campionato combattuto con tanti protagonisti. Altro dato che fa riflettere è che in solo poco più di 8 decimi sono racchiusi ben 11 piloti.
Aprilia ancora attardata
Nel tira e molla invernale non eravamo sicuri di vedere in pista le RSV4, ma alla fine Aprilia c’è, grazie all’impegno del Team Iodaracing che ha debuttato a Phillip Island con Alex De Angelis, arrivato dalla MotoGP dopo il terribile incidente che l’ha visto protagonista a Motegi, e Lorenzo Savadori, vincitore della Superstock 1000 la scorsa stagione, sempre in sella alla moto di Noale. I due piloti inseguono, chiudendo al 13esimo posto (Savadori) e 19esimo (De Angelis). Veloce invece il lavoro di apprendimento di Nicky Hayden, al debutto nel Mondiale SBK: Kentucky Kid strappa il settimo posto a circa mezzo secondo da Sykes. Sempre parlando di debutti, occorre citare anche Yamaha, che con la R1 affidata a Guintoli e Lowes si è dimostrata subito competitiva.
Nuova formula e nuovi orari per la SBK
La Superbike parte dall’Australia inaugurando la nuova formula voluta da Dorna. Gli appassionati dovranno presto abituarsi al nuovo programma gare diviso in due giornate, con Gara 1 al sabato separata da meno di due ore dalla Superpole. Gara 2 rimane confermata per la giornata di domenica, mentre in pratica spariscono i turni di prove del sabato, ridotti ai soli 15 minuti delle FP3, non valide per l’accesso alla Superpole. I turni decisivi saranno i due (FP1 e FP2) da disputare nella giornata di venerdì. Per il primo appuntamento stagionale un occhio di riguardo anche al fuso orario che obbligherà a sintonizzarsi sulle reti Mediaset, oppure Eurosport, a partire dalle ore 02:30 di sabato per la Superpole ed alle ore 05:00 per la diretta di Gara 1. Stesso orario, ma alla domenica, per lo spegnersi dei semafori di Gara 2.