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SBK: sul circuito di Silverstone una Superpole movimentata per Laverty

Una Superpole decisamente movimentata assegna la prima posizione a Laverty su Aprilia. Fuori dai giochi tutti gli italiani, con Melandri alla prese con la rottura del motore della sua BMW e Giugliano vittima di una caduta. Anche Fabrizio e Badovini perdono l’accesso alla Superpole 3. La pioggia disturba l’ultima frazione. Checa su Ducati secondo.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Tornano protagonisti i motori, dopo le polemiche che hanno investito il circus mondiale a seguito del terribile incidente in cui ha perso la vita al Moscow Raceway il giovane pilota della Supersport Andrea Antonelli. Nella giornata del ricordo di Andrea, culminata con un commosso minuto di silenzio in pit-lane con tutti i team schierati dietro ad uno striscione con la scritta "Ciao Andrea #8", l'organizzazione ha deciso di ritirare per sempre dal mondiale Supersport il numero di gara di Antonelli, il numero 8 appunto, in segno di rispetto e ricordo. Intanto le polemiche e le voci sollevate dai piloti nel paddock dopo i fatti di Mosca hanno portato ad un segno importante: la costituzione di una commissione di sicurezza con 3-4 piloti che avranno il compito di dialogare con l'organizzazione in occasione di ogni week-end di gara, sulla scorta di quanto avviene già da tempo in MotoGP.

Venerdì – Il sole accoglie i piloti della SBK e nella giornata di venerdì è subito Tom Sykes che al solito fa la differenza in pista. Domina entrambi i turni della giornata con facilità, mettendo a quasi un secondo gli inseguitori, dai quali viene fuori a sorpresa un velocissimo Camier su Suzuki, che ottiene due secondi posti nelle frazioni. Bene gli italiani con Fabrizio e Giugliano ad alternarsi la terza posizione.

Sabato – Giornata fotocopia del venerdì con Sykes e Camier sempre veloci, ma con le ufficiali Aprilia a risalire di posizioni. Nell'ultimo turno di libere è Laverty ad ottenere il miglior tempo con Guintoli quarto, nonostante le difficoltà alla spalla, dietro alla Kawasaki e alla Suzuki dei britannici. Caduta nel secondo turno di libere per Melandri che deve ricorrere alla cure del centro medico per una brutta contusione al gomito e al collo e una brutta ferita alla mano rimediata nella caduta, durante la quale il ravennate è rimasto incastrato con la mano sotto la moto.

Superpole 1 – Marco Melandri, in pista dopo la caduta del mattino, è subito protagonista in negativo, con la sua BMW che si ammutolisce per una rottura del motore. Le gare di domani partono in salita per Melandri che dovrà scattare al semaforo dalla quindicesima posizione. Le Kawasaki di Sykes e Baz, vincitore qua a Silverstone di Gara 1 dello scorso anno, volano in pista, ma la vera sorpresa è Carlos Checa che porta la sua Ducati Panigale in terza posizione, dopo aver concluso anonimamente tutti gli altri turni di prova disputati. All'ultimo passaggio Cluzel su Suzuki fa segnare il miglior tempo. Checa retrocede in settima posizione, ma la prestazione offerta con una gomma da gara dallo spagnolo dimostrano una ritrovata competitività della Ducati. Esclusi dalla Superpole 2 tre italiani: Badovini, Fabrizio e Melandri.

Superpole 2 – Baz sulla Kawasaki al primo passaggio ferma il cronometro su 2'04.063, tempo vicinissimo al record della pista stabilito nel 2011 da Hopkins. Segue Sykes e la coppia di ufficiali Aprilia con Guintoli e Laverty nell'ordine. Negli ultimi 4 minuti tutti scendono in pista con la gomma da tempo, unica possibilità per accedere alla terza ed ultima frazione della Superpole. Cluzel che nella frazione precedente aveva fatto segnare tempi di rilievo non riesce a trovare il feeling con la gomma da tempo e anche Carlos Checa sembra avere qualche problema, tanto che rientra ai box rinunciando agli ultimi minuti disponibili. Negli ultimi secondi brutta caduta per Davide Giugliano: perde l'anteriore e la moto, cadendo rimbalza in aria ricadendo pesantemente sulla caviglia del pilota. Sono Cluzel, Neukirchner ed Haslam a non passare alla Superpole 3.

Superpole 3 – Terza e decisiva frazione per l'assegnazione della prima posizione e per la compilazione della griglia di partenza. Il primo a scendere in pista è Baz, seguito da Laverty. Le gomme da tempo, risparmiate da Checa e Camier, potrebbero riservare sorprese sul finire del turno. Con Davide Giugliano in clinica mobile per accertamenti sono solo 8 i piloti in pista. Loris Baz abbatte il muro dei 2'04.000 e segna il crono di 2'03.742. Sykes frantuma il record del compagno di squadra con il tempo di 2'03.362. A pochi minuti dal termine viene esposta la bandiera rossa e il turno interrotto per pioggia. In realtà solo un settore della pista risulta leggermente bagnato, ma il rischio legato all'uso delle gomme da tempo è troppo elevato per continuare a girare in pista. Il regolamento prevede 10 minuti di sospensione e riapertura della pit-lane con verifica delle condizioni meteo. Alla riapertura della pit-lane i tempi vengono azzerati e i piloti rientrano in pista per un lungo turno di qualifica da 20 minuti. Per tutti le gomme da tempo sono finite e pertanto si utilizzeranno gomme da gara. Dopo 5 minuti la pioggia torna a cadere e per gli otto piloti rimasti c'è la possibilità di ribaltare i valori in pista a favore degli specialisti del bagnato. Guintoli, uno dei piloti più forti in condizioni di pioggia, esce dai giochi a causa della rottura dell'Aprilia. Di fatto i piloti preferiscono non rischiare sulla pista bagnata e tutti rimangono ai box fino a 3 minuti dal termine del turno, momento in cui la pista è in condizioni di asciutto. Un giro lanciato unico a disposizione per tutti. Laverty batte le veloci Kawasaki con i due piloti forse troppo innervositi dalla sospensione del turno. Ottimo a sorpresa Carlos Checa che porta la Panigale al secondo posto. Seguono Rea, Baz e Sykes.

Griglia di partenza – SBK Silverstone

1. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 2'04.730
2. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 2'04.949
3. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 2'05.078
4. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 2'05.105
5. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 2'05.949
6. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 2'06.369
7. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 2'06.775
8. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 2'04.358
9. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 2'05.003
10. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 2'05.011
11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 2'05.492
12. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 2'05.573
13. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 2'05.492
14. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 2'05.593
15. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 2'13.317
16. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 2'07.743
17. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 2'08.106
18. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 2'09.543
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