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SBK: Superpole bagnata per Ayrton Badovini su Ducati

Uno strepitoso Ayrton Badovini conquista una spettacolare Superpole sul bagnato. Ottimo Marco Melandri in seconda posizione. Crisi profonda per Carlos Checa con la seconda Panigale,
A cura di Fabrizio Carrubba
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Le nuvole che fin dal mattino avevano occupato il cielo sopra il circuito del Nurburgring, alla fine, hanno deciso di scaricare il loro carico di pioggia proprio all'inizio delle operazioni per l'aggiudicazione della Superpole. Le prime gocce di pioggia hanno iniziato a cadere proprio a pochi minuti dall'apertura della pit-lane, tanto da obbligare la Direzione Gara a dichiarare fin da subito la Superpole "WET". Modificata pertanto la procedura, con un primo turno di venti minuti e il decisivo ultimo turno – eliminando pertanto la Superpole 3 – per i nove piloti più veloci. Ovviamente la condizione di pista bagnata rimescola i valori in pista, a vantaggio degli specialisti del bagnato, come Guintoli e Baz, e dando l'opportunità agli outsiders, come Badovini, di mettersi in luce.

Superpole 1 – Condizioni difficili ma non proibitive mettono in risalto subito le qualità di Guintoli che conduce il turno fino a quattro minuti dalla fine, dove i ritmi si alzano e vengono stabiliti continui nuovi giri veloci. Prima è Tom Sykes a rompere gli indugi, ma poi anche Ayrton Badovini, sempre veloce sul bagnato, e Marco Melandri scavalcano il britannico. Loris Baz e Jonathan Rea risalgono anche loro nelle prime posizioni, ma all'ultimo passaggio utile è nuovamente la Ducati di Ayrton Badovini a fermare il cronometro sul miglior tempo in 2'13″419. In seconda posizione Tom Sykes, seguito da Sylvain Guintoli. Quarto Rea e quinto Marco Melandri. Escluso invece dalla Superpole 2 uno dei pretendenti al titolo, Eugene Laverty sull'Aprilia ufficiale. Superpole 1 amara anche per gli altri italiani, con Michel Fabrizio e Davide Giugliano che chiudono rispettivamente in tredicesima e quattordicesima posizione.

Superpole 2 – Francia, Gran Bretagna e Italia sono le uniche tre nazioni rappresentate per la conquista della pole position per il GP di Germania. Le condizioni della pista si rivelano leggermente più critiche rispetto al turno precedente. Melandri ad inizio sessione sembra essere agevolato su pista bagnata e si porta subito al comando, seguito da Badovini. La Panigale si dimostra competitiva rispetto alle veloci quattro cilindri, merito soprattutto di Ayrton, sempre veloce sul bagnato. La crisi di Carlos Checa viene pertanto amplificata dall'ottima prestazione del compagno di squadra, tanto che dai box arrivano già voci di un possibile allontanamento del pilota spagnolo da casa Ducati. I tempi in pista scendono e il primo a pagarne le conseguenze è il giovane Cluzel che finisce a terra con la sua Suzuki, perdendo ogni altra possibilità di attacco. Si entra nel vivo negli ultimi cinque minuti, con Melandri unico pilota capace di scendere sotto il muro dei 2'10". Tom Sykes è il secondo pilota a cadere, stessa sorte per il connazionale Chaz Davies. All'ultimo passaggio utile sotto la bandiera a scacchi è nuovamente Ayrton Badovini ha segnare il miglior tempo. Il pilota Ducati segna la Pole con il tempo di 2'09″513, seguito da Marco Melandri (+0.103) e Tom Sykes (+0.623).

Il resto della giornata – La giornata si apre con le qualifiche 2, che determinano l'ammissione dei primi quindici piloti alle operazioni di Superpole. Chaz Davies ripete l'ottima prestazione fatta vedere nelle qualifiche del venerdì e strappa il primo tempo con un giro veloce di 1'54″223. Alle sue spalle solita lotta dalla quale, sul finire del turno, emerge Sylvain Guintoli, a lungo in bagarre, a livello di tempi con Loris Baz, che ottiene il terzo tempo. Bene Davide Giugliano, quarto, che precede Rea su Honda. Tom Sykes, sesto, preferisce completare il turno in difesa, senza tentare l'attacco al miglior cronometrico. Melandri reste indietro, in settima posizione, senza trovare il feeling necessario per portarsi a livello della BMW del compagno di squadra. Malissimo Carlos Checa, in ombra per tutta la sessione dopo l'opaca prestazione di ieri. Lo spagnolo non riesce ad ottenere l'accesso alla Superpole e chiude il turno con il diciottesimo tempo. Nelle libere di metà giornata si impone Baz su Kawasaki e a sorpresa un redivivo Haslam, che precede Sykes, Fabrizio e Melandri, leggermente più a suo agio con l'aumentare delle temperature in pista.

Griglia di partenza SBK GP di Germania – Nurburgring

1. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 2'09.513
2. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 2'09.616
3. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 2'10.136
4. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 2'10.401
5. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 2'11.204
6. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 2'12.006
7. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 2'12.663
8. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 2'13.177
9. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 2'14.454
10. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale 2'15.975
11. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 2'16.393
12. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 2'16.409
13. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 2'16.660
14. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 2'18.775
15. Matej Smrz (Yamaha Motor Deutschland) Yamaha YZF R1 2'19.277
16. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'56.344
17. Markus Reiterberger (Vanzon-Remeha-BMW) BMW S1000 RR 1'56.362
18. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 1'56.451
19. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'57.482
20. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 1'58.409
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