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SBK: Sykes e Rea si dividono Misano. Max Biaggi strepitoso sesto in entrambe le gare

Il Corsaro termina il week-end del rientro con due ottimi sesti posti. Il Misano World Circuit Marco Simoncelli resta territorio di caccia per le Kawasaki, che vincono Gara 1 con Sykes e Gara 2 con Rea, sempre più solo in testa al Mondiale.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Il podio di Gara 1 con Sykes, Rea e Davies - credito fotografico Davide Gennari
Il podio di Gara 1 con Sykes, Rea e Davies – credito fotografico Davide Gennari

Le corse non si vincono con i “se” e neppure con i “ma”, però in questo caso sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe successo se, e in questo caso l’uso è d’obbligo, Max Biaggi non fosse stato ostacolato da Sylvain Guintoli poche curve dopo l’avvio di Gara 1. Quello che abbiamo visto in pista è stato uno spettacolo nello spettacolo, perché sappiamo che da sempre il campionato per le derivate dalla produzione di serie regala adrenalina, ma in questo week-end una buona dose di emozioni in più è stata donata da quel “vecchietto” (come da lui stesso definitosi in conferenza stampa) che risponde al nome di Max Biaggi, che porta in dote un palmares fatto di sei titoli iridati, e che alla soglia dei 44 anni è stato capace di mettersi in discussione dopo oltre due anni di assenza delle competizioni, dimostrando di tenere il passo degli avversari che regolarmente lottano in campionato.

Misano, terra di conquista per le Kawasaki

Come da pronostico il Misano World Circuit Marco Simoncelli si è rivelato un territorio di caccia perfetto per le ZX-10R e per i suoi piloti, che si sono dimostrati velocissimi ed abili a contendersi la vittoria. Tom Sykes in Gara 1 torna a fare la parte del protagonista, come ci aveva abituato nelle scorse stagioni. Velocissimo nella Pole del sabato, nonostante qualche problema per accedervi, il pilota della Kawsaki numero 66 sfrutta al meglio la partenza dalla prima casella e si lancia verso la vittoria, praticamente indisturbato, costruendo il suo vantaggio giro dopo giro, lasciando agli avversari il compito di animare la gara alla sue spalle. Per Tom Sykes si tratta della venticinquesima vittoria in Superbike, un traguardo importante, raggiunto dopo un avvio di stagione non facile da gestire per via dell’arrivo nel box di una presenza “pesante” come quella di Jonathan Rea. Per Rea invece, la rivalsa è arrivata in Gara 2, con una vittoria perfettamente calcolata, dopo aver costruito la sua gara sulla fuga di Davide Giugliano. Le Kawasaki si spartiscono Misano, così come i due piloti ormai si spartiscono i cuori degli appassionati, tra cui una folla festosa di italiani che vedono nei verdi e neri piloti inglesi i loro idoli.

Max Biaggi, 44 anni e non sentirli

Cronaca di campionato a parte, uno spazio deve obbligatoriamente essere lasciato alle gesta di chi alla soglia dei 44 anni decide di mettersi nuovamente in discussione, scendere in pista e dimostrare a tanti giovani talenti che con l’esperienza e la determinazione i risultati possono ancora arrivare. Onestamente fino al giovedì era difficile immaginare un Biaggi così competitivo, ma quanto dimostrato nel venerdì di prove aveva iniziato a far suonare qualche campanello d’allarme tra gli avversari. Certo, le prove sono diverse dalle gare, ma in Gara 1 sarebbe stato interessante capire cosa sarebbe successo senza il contatto al primo giro alla curva Rio tra Biaggi e Guintoli, che ha ostacolato il pilota romano facendo perdere subito terreno rispetto agli avversari. Il passo in tutta la gara è stato ottimo, addirittura in alcuni momenti pari a quello dei piloti di testa, ed un arrivo in bagarre contro Leon Haslam regala un meritatissimo sesto posto al campione romano. Risultato che si ripete anche in Gara 2, con un finale sempre con le Aprilia protagoniste, ma questa volta vincendo il duello contro Torres e dimostrando che alla soglia dei 44 anni, il fisico e la mente possono reggere benissimo alla pressione ed alla stanchezza di due manches tiratissime ed in tempi così ravvicinati.

Gara 1: la fuga di Sykes

Partenza pressoché perfetta e gas aperto a costruire la vittoria, accumulando decimi preziosi ad ogni passaggio. Ci prova Davide Giugliano a mettersi in coda alla Kawasaki numero 66, ma il ritmo e troppo alto e le condizioni del pilota Ducati non al 100%. Nel finale Giugliano cede a Jonathan Rea e a Chaz Davies, che regala l’ottocentesimo podio alla Ducati. Più staccati, a 12 secondi da Sykes, chiudono in volata Haslam e Biaggi, divisi da solo due decimi.

Gara 2, Rea beffa Giugliano nel finale

Chi infiamma il pubblico in Gara 2 è Davide Giugliano, che nonostante una partenza fulminea di Sykes riesce a portarsi in testa con il sogno della vittoria. Tom Sykes si ritrova costretto a metà gara a cedere terreno per un calo delle prestazioni delle sue gomme, e della situazione approfitta Jonathan Rea, che prima si porta alle spalle di Giugliano per studiare ed aspettare e poi finalizza un attacco deciso nel momento in cui il pilota Ducati si ritrova costretto a mollare il gas a causa della fatica e del dolore, eredità della brutta caduta del venerdì mattina. Il gradino più basso del podio è conquistato in volata da Haslam su Davies, che precede Tom Sykes, quinto, davanti per poco più di due decimi a Max Biaggi che chiude a meno di 6 secondi dal vincitore Rea.

SBK Misano Adriatico – Ordini d’arrivo

Gara 1: 1. Sykes (Kawasaki) – 2. Rea (Kawasaki) – 3. Davies (Ducati) – 4. Giugliano (Ducati) – 5. Haslam (Aprilia) – 6. Biaggi (Aprilia)

Gara 2: 2. Rea (Kawasaki) – 2. Giugliano (Ducati) – 3. Haslam (Aprilia) – 4. Davies (Ducati) – 5. Sykes (Kawasaki) – 6. Biaggi (Aprilia)

Classifica di Campionato: 1. Rea (375) – 2. Sykes (242) – 3. Haslam (226) – 4. Davies (213) – 5. Torres (140)

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