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SBK: Tappa al Moscow Raceway per il giro di boa del campionato

Ottavo Round del Mondiale Superbike sul nuovo circuito inaugurato nel 2012 alle porte di Mosca. Sykes, nuovo leader in classifica, deve difendersi dalle Aprilia di Guintoli e Laverty e dalla BMW di Melandri. Incognita Ducati.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Tutto è pronto per l'ottava tappa del Mondiale Superbike, che si disputerà questo fine settimana sul tracciato del Moscow Raceway, nuovo circuito situato a pochi chilometri ad ovest di Mosca. Costruito in tempi record ed inaugurato lo scorso anno, il Moscow Raceway ha già avuto modo di accogliere il circus del Mondiale SBK proprio nella passata stagione. L'unico Round disputato, con sole due manches, rappresenta un dato del tutto insignificante al fine delle statistiche e dei pronostici pre-gara, ma analizzando tre fattori chiave, ovvero caratteristiche del tracciato, delle moto e dei piloti, si possono azzardare alcune ipotesi o per lo meno fare il punto sui valori in pista.

Il tracciato – Il Moscow Raceway raccoglie in se le caratteristiche degli impianti di nuova generazione, sapendo miscelare giustamente una parte più tecnica e guidata ed una parte dedicata alla ricerca della massima velocità e stabilità. Sviluppato per una lunghezza complessiva di 3.931 metri, con 17 curve, di cui 10 a sinistra e 7 a destra, è caratterizzato dalla griglia di partenza situata sul rettilineo più corto in leggera salita, da cui si accede con la prima curva a sinistra alla parte guidata del tracciato. Qua occorre far scorrere bene la moto, senza forzare l'ingresso, mantenendo linee pulite. Dopo una serie di tornantini in salita si entra nel lungo rettilineo che riporta, con una curva a gomito a sinistra, al rettilineo di arrivo. Proprio sul lungo rettilineo si può dar sfogo a tutta la cavalleria e raggiungere interessanti velocità massime: Biaggi lo scorso anno sfiorò i 320 km/h.

Le moto – Le veloci quattro cilindri come Aprilia, BMW, Kawasaki e Honda sono le favorite su un tracciato come quello moscovita. I lavori di set-up svolti nei test di Imola hanno messo in luce una crescita prestazionale di Honda che sembra finalmente aver ricolmato il gap manifestato nei confronti delle avversarie ad inizio stagione. Aprilia, fino a poche gare fa moto di riferimento, inizia ad accusare qualche problema di affidabilità. La cattiva sorte, sotto forma di noie meccaniche o rotture, prima si era abbattuta solo sulle moto clienti, ovvero quelle di Giugliano e Fabrizio, per poi arrivare a bussare anche alle porte del team ufficiale con la rottura del motore di Laverty a Portimao, seguito da quello di Guintoli ad Imola. BMW ha lavorato molto nei test per risolvere i noti problemi di chattering all'anteriore e il consumo anomalo della gomma posteriore. Elementi importanti che potrebbero fare la differenza nella prima parte guidata della pista. Nessun riferimento invece per Ducati: lo scorso anno Checa ottenne la pole per poi cadere in gara 1 e finire quarto in gara 2, ma questa volta a scendere in pista sarà la Panigale con i sui più o meno noti problemi e non più la collaudata 1098R del 2012.

I piloti – Sykes, fresco leader del campionato, non teme rivali: è in uno stato di forma strepitosa, veloce in prova e consistente in gara. La motivazione aggiunta di poter puntare tranquillamente al titolo lo rende il pilota più forte del momento. Guintoli, per contro, è alla continua ricerca del risultato. Nonostante sia stato lui in testa al mondiale fino ad Imola, ha portato a casa un'unica vittoria in Australia. La pressione potrebbe giocare a suo sfavore. Inoltre una lussazione della spalla, rimediata martedì con una caduta in allenamento con la bicicletta, potrebbe compromettere il rendimento sulle due gare. Il Dottor Corbascio, responsabile della Clinica Mobile SBK, rassicura, ma tutto potrebbe accadere. Laverty, forse più consistente del compagno di squadra come numero di vittorie, ma più bersagliato dalla sfortuna, deve puntare alla vittoria, sia per ricucire i 45 punti che lo separano da Sykes, sia per riscattarsi da quella posizione lasciata a Max Biaggi nel 2012 dopo un neppure troppo velato ordine di scuderia. Infine Melandri: occasione ghiotta per il ravennate che potrebbe replicare le ottime prestazioni dello scorso anno con un secondo posto in gara 1 e la vittoria in gara 2. Se il lavoro svolto nei test ha realmente permesso di risolvere i problemi della sua BMW, Melandri potrebbe trovare in questo week-end l'occasione per rilanciarsi in corsa per il mondiale.

Programma e orari in Italia SBK – Moscow Raceway – 8° Round
Venerdì 19 Luglio

  • 09.45 Free Practice 1
  • 13.30 Qualifyng Practice 1

Sabato 20 Luglio

  • 07.45 Qualifyng Practice 2
  • 10.30 Free Practice 2
  • 13.00 Superpole 1 – 2 – 3

Domenica 21 Luglio

  • 10.00 Race 1
  • 13.30 Race 2
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