SBK: tutti in pista a Laguna Seca per fermare Jonathan Rea
Dopo quasi un mese dal round di Misano Adriatico, il Campionato Superbike è pronto a scendere nuovamente in pista. Il circus vola sulla California, per atterrare sullo spettacolare Mazda Raceway Circuit, ovvero sulla pista di Laguna Seca, un tracciato che ha scritto alcune delle pagine più belle del motociclismo moderno. Tornato in calendario nel 2013, l’appuntamento californiano rappresenta un evento di grande portata per i tantissimi appassionati statunitensi, molto legati alle competizioni Superbike. Laguna Seca ospitò per la prima volta il Mondiale nel 1995, diventando l’appuntamento americano fino al 2004, salvo poi cedere il posto al Miller Motorsports Park dal 2008 al 2012.
Un uomo solo al comando: Jonathan Rea
Con un bottino fatto di undici vittorie su sedici gare disputate, Jonathan Rea arriva con una fortissima ipoteca sul titolo 2015. Il pilota Kawasaki continua a non commettere errori e solo la cattiva sorte potrebbe a questo punto togliere il successo finale, più che mai meritato. Negli ultimi round Rea ha dovuto fare i conti con la crescita di Tom Sykes, che però paga pesantemente lo scotto, in termini di punteggio, di una fase iniziale di stagione non propriamente brillante. A Laguna Sykes vanta due vittorie, una in Gara 1 nel 2013 e una in Gara 2 nella scorsa stagione. Jonathan Rea invece sul Mazda Raceway non ha mai vinto, ma la strepitosa forma di cui gode il binomio moto-pilota, potrebbe aprire le porte ad un nuovo successo stagionale. Come dichiarato a worldsbk.com, il pilota nord irlandese aspetta con ansia di far correre la sua ZX-10R sul saliscendi californiano: “Sono pronto a tornare in pista, perché la pista mi piace molto. La stagione fino ad ora è stata incredibile e per questo vogliamo continuare così e puntare ad altri successi. Voglio vincere il maggior numero possibile di gare quest’anno. Il titolo è sempre stato il nostro obiettivo, sin dal primo test ed ora siamo in una buona posizione per ottenerlo”.
Ducati a caccia del successo
Il Campionato a visto la crescita esponenziale di Ducati e della sua Panigale R. Chaz Davies è ancora in corsa per il titolo, o comunque, visto il passo impressionante di Rea, per aggiudicarsi il secondo posto nel Mondiale. Il rientro ad Imola di Davide Giugliano ha inoltre perfezionato l’acquisizione di dati utili alla messa a punto sulla durata delle gare e questo potrebbe portare a piacevoli sorprese sul tracciato americano. Il tutto è stato arricchito da una serie di test a cui ha preso parte anche in veste di collaudatore anche l’ex Campione del Mondo Carlos Checa. La Ducati a Laguna Seca, nelle ultime due stagioni, non ha certo brillato, soprattutto nella scorsa edizione, dove sia Davies che Giugliano erano rimasti vittime di cadute mentre potevano giocarsi la vittoria di almeno una delle due manches. Giugliano però è pronto al riscatto, anche per rivendicare la vittoria mancata in Gara 2 a Misano: “La pista di Laguna Seca è veramente spettacolare e mi piace molto. Ho fatto delle belle gare lì in passato e penso che abbiamo delle buone possibilità anche questa volta. Quest’anno mi sento ben preparato e sono fiducioso di poter fare due belle gare”.
Aprilia pronta alla volata finale
Leon Haslam rimane ancora in lotta tra Sykes e Davies ed è pronto insieme ad Aprila a quello che segna l’inizio della volata finale verso la fine della stagione. A Laguna Seca Haslam è in cerca di una vittoria che manca da Gara 2 di Phillip Island. Nonostante una stagione disputata tra alti e bassi, con alcuni podi conquistati e con gare decisamente più negative , il pilota Aprilia si ritrova alla vigilia della gara americana al pieno della forma fisica, dopo il recupero dall’infortunio alle costole che aveva influito in maniera negativa sulla stagione. Solo sedici punti lo dividono da Sykes, mentre deve controllare un vantaggio di tredici lunghezze sul diretto inseguitore Davies. La gara di Laguna, sulla carta, potrebbe favorire proprio l’Aprilia RSV4 RF, che dovrebbe trovare vantaggio sui saliscendi californiani.
Laguna Seca, 3.610 metri di pura adrenalina
Con i suoi 3.610 metri, il Mazda Raceway rappresenta il tracciato più corto del Mondiale. La velocità massima assoluta non è elevata, ma la spettacolarità di questo tracciato è data dalla bellissima cornice naturale, dagli spettacolari cambi di pendenza e dalle curve in appoggio. Il tracciato si percorre in senso anti orario e nel breve rettilineo di partenza, che in realtà è composto da tre settori da raccordare, si arriva alla Andretti Hairpin, uno stretto tornante da raccordare. Si sale poi verso la Rahal Straigh che immette nella curva più famosa della storia del motociclismo, The Corkscrew, il “Cavatappi”, per poi lanciarsi verso la Rainey Curve. Per seguire le azioni in pista basta sintonizzarsi sulle reti Mediaset ed Eurosport e tenere d’occhio il fuso orario, con Superpole nella notte tra sabato e domenica alle 00:00 e le gare alle ore 20:30 e 23:30 di domenica sera, ovviamente orario italiano.