SBK: ultima Superpole per Eugene Laverty
Nel giorno dell'addio alle corse di Carlos Checa, che in una apposita conferenza stampa ha annunciato ufficialmente il suo ritiro, le emozioni della Superbike si dividono tra i ricordi e le dimostrazioni d'affetto per il grande pilota spagnolo, vincitore del Mondiale nel 2011, e le ultime e decisive azioni in pista che porteranno a consacrare, al termine del week-end, il nuovo Campione del Mondo. La tensione tra il principale pretendente al titolo è alta, con Sykes che preferisce guidare di conserva nella prima giornata di prove del venerdì e nelle qualifiche del mattino di sabato, per poi trovare il guizzo per segnare il miglior crono nelle libere che precedono la Superpole. Una sessione di prova che vede il pilota Kawasaki anche vittima di una caduta per la perdita dell'anteriore, che ha costretto il suo box ad un lavoro extra per risistemare al meglio la moto per la qualifica decisiva. Le Aprilia non stanno certo a guardare e come dimostrato nelle ultime gare è Laverty il migliore pilota del team ufficiale. L'irlandese conquista l'ultima Superpole davanti al leader del mondiale, con il compagno di squadra Guintoli, solo quinto.
Qualifiche e libere – Grande alternanza di nomi nelle varie sessioni di prove del venerdì e del sabato. Comanda subito la prima sessione di libere Toni Elias, che si ritrova profeta in patria e stupisce tutti nella prima frazione di prove con il miglior tempo davanti alla coppia Aprilia Laverty e Guintoli, e agli italiani Melandri, infortunato ad un piede, e Giugliano. Italiani che trovano il riscatto, a posizioni invertite, nelle qualifiche del venerdì. Giugliano conferma le sue prestazioni nelle qualifiche del sabato, portandosi in scia Elias, Laverty, Guintoli e Sykes. Il pilota Kawasaki risale in cattedra alla fine dell'ultima free practice, mentre le Aprilia ufficiali faticano chiudendo in quinta e sesta posizione.
Superpole 1 e 2 – I primi 15 piloti scendono in pista per la prima sessione della Superpole e lo spettacolo viene offerto dagli out-siders. Melandri, infortunato e rimasto a riposo nella precedente sessione di libere, ottiene il miglio tempo, e alle sue spalle si lotta per entrare nei primi dodici. Un po' a sorpresa riescono nell'impresa Aitchinson, con la Kawasaki del Team Pedercini, Fores, ennesimo sostituto di Checa in Ducati, Lorenzo Lanzi, con la vecchia ma ancora competitiva Ducati 1098R, e Parkes che porta in pista una Yamaha YZF R1. Fuori dai giochi tre italiani: Badovini, Sandi e Fabrizio. Nella seconda frazione sono le Aprilia a dominare il turno: Laverty e Guintoli sono veloci e Sykes insegue in terza posizione. All'ultim0 giro disponibile Toni Elias trova le traettorie ideali per portare la sua RSV4 privata tra le due ufficiali.
Superpole 3 – Ultima Superpole della stagione. La sfida tra i piloti Aprilia e il portacolori Kawasaki entra nel vivo. Al primo giro lanciato subito viene abbattuto il muro del 1'41.000 con Laverty, Sykes, Giugliano e Guintoli. Errore per Toni Elias, che butta il turno a seguito di una scivolata che lo vede faticare per ripartire dalla ghiaia della via di fuga. Con le gomme da tempo finite per i primi quattro, l'unico a poter sperare nella copertura speciale è Marco Melandri. Il pilota BMW ottiene la quarta posizione ai danni di Sylvain Guintoli, che in gara dovrà scattare dalla quinta posizione. Si preannunciano pertanto 2 gare in salita per il francese, che non ha saputo sfruttare al meglio in potenziale della sua Aprilia. Ottimo Davide Giugliano, terzo e quindi in prima fila, alle spalle di Tom Sykes.