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Scandalo missioni, Ue nomina i membri della Commissione d’inchiesta

Definito il mandato per i 45 membri, tra cui tre italiani, della Commissione d’inchiesta che indagherà sulla violazione delle norme comunitarie in materia di emissioni da parte delle case automobilistiche e su presunte carenze degli Stati membri e della Commissione Ue nel far rispettare la normativa vigente. I costruttori dell’Acea: “Armonizzare nuovi test Cox e Nox”.
A cura di Valeria Aiello
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Il Parlamento europeo ha nominato i 45 membri della Commissione d’inchiesta incaricati di indagare sullo scandalo emissioni che ha travolto Volkswagen negli Usa, dando il via anche in Europa a una serie di controlli e ispezioni, come in Francia, dove le verifiche hanno coinvolto anche il gruppo Renault, in Italia e in Svezia. Alle diverse indagini si aggiunge il lavoro della Commissione d’inchiesta Ue, tra cui figurano anche gli italiani Eleonora Evi (Efdd/M5s), Massimiliano Salini (Ppe/Forza Italia), Massimo Paoluzzi (S&d/Pd) – che indagheranno sulla violazione da parte dei costruttori delle norme comunitarie in materia di emissioni e accerteranno eventuali carenze degli Stati membri e della Commissione nel far rispettare tali normative. La Commissione si riunirà a febbraio per nominare il presidente e i co-presidenti e dovrà stilare, entro sei mesi, una relazione intermedia, ed entro un anno presentare la relazione finale. La Commissione d’inchiesta verificherà inoltre se l’esecutivo e i governi dei 28 fossero già al corrente dei cosiddetti “defeat device”, i software per truccare le emissioni, vietati dalle norme europee dal 2007, e sarà chiamata ad appurare eventuali inadempienze nell’adottare misure adeguate a garantire il rispetto della normativa vigente. Nonché ad accertare se sia stata ritardata l’introduzione di nuovi cicli di prova che riflettano le reali condizioni di guida.

Acea: "Armonizzare nuovi test Cox e Nox"

Critica la posizione dei costruttori d’auto europei dell’Acea, favorevoli all’introduzione di nuovi test sulle emissioni di COx e NOx, ma che chiedono di “armonizzare” l’introduzione delle misure all’interno dell’Unione, dal momento che le diverse regolamentazioni vengono portate avanti separatamente, in particolare per le date di introduzione.

Non ci sono dubbi che in Europa abbiamo bisogno di nuovi test, ma regolamenti importanti sulla CO2, emissioni e test continuano a essere portati avanti separatamente, senza prendere in considerazione interconnessioni importanti – ha detto il presidente dell'Acea e numero uno di Daimler, Dieter Zetscher

Un piccolo passo avanti verso una migliore regolamentazione sarebbe semplicemente armonizzare le date di introduzione in modo ragionevole – dei test su Co2 (Wltp) e NOx (Rde), riporta una nota Ansa.

Perché l’industria dell’auto – ha aggiunto – accetta pienamente responsabilità e impegni.

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