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Scandalo Volkswagen: dopo il ceo Winterkorn, attese le dimissioni di altri manager

Altri dirigenti potrebbero essere invitati a presentare le proprie dimissioni al Consiglio di sorveglianza del gruppo di Wolfsburg che si riunirà domani anche per decidere il successore alla guida del gruppo. L’ex numero uno potrebbe avere diritto a una buonuscita di oltre 31 milioni di euro.
A cura di Valeria Aiello
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All’indomani delle dimissioni dell’amministratore delegato Martin Winterkorn, la lista delle teste destinate a saltare in Volkswagen si arricchisce dei nomi di altri manager e dirigenti del gruppo di Wolfsburg, travolto dallo scandalo sulle emissioni truccate negli States, allargatosi vertiginosamente fino a coinvolgere 11 milioni di veicoli diesel prodotti dal 2010 al 2014 dal colosso tedesco. Secondo lo Spiegel, uno dei manager che verranno invitati a presentare sul tavolo del Consiglio di sorveglianza le proprie dimissioni sarà Heinz-Jakob Neusser, responsabile dello sviluppo del brand Volkswagen, mentre la Bild cita i nomi del responsabile della divisione ricerca e sviluppo di Audi, Ulrich Hackenberg, quello dell’ingengere di primo livello, Wolfgang Hatz. A questi, si aggiunge anche Michael Horn, amministratore delegato di Volkswagen Usa. Durante la riunione del Cds prevista per domani, verrà anche nominato il successore Winterkorn alla guida del gruppo. In pole per il ruolo di amministratore delegato ci sarebbe Winfried Vahland, ceo della controllata cecoslovacca Skoda.

Per quanto riguarda l’ex numero uno Winterkorn, si parla di una pensione da 28,6 milioni di pensione, anche se la buonuscita potrebbe includere due anni di retribuzione aggiuntiva, aggirandosi intorno ai 31 milioni di euro, in considerazione dell’ultimo report annuale del gruppo, per cui la remunerazione l’ex ceo di Vw era stata di 16,6 milioni nel 2014 , il secondo stipendio più alto in Germania. Tuttavia, nel documento, come riferito da una fonte anonima a Bloomberg, “non sono indicate condizioni per cui la somma potrebbe non venire pagata”. L’unica condizione citata è che l’incarico si interrompa prima del previsto per un motivo di cui il dirigente venga ritenuto responsabile. Eventualità che nel caso di Winterkorn sarebbe da escludere in considerazione del comunicato diffuso dal gruppo mercoledì scorso, per cui l’ex ceo “non era a conoscenza della manipolazione dei dati”.

In Borsa il titolo Volkswagen ha recuperato nella giornata di oggi, chiudendo sul listino di Francoforte in rialzo dello +0,58% mentre le concorrenti BMW e Daimler crollano rispettivamente del 6,34% e del 4,86% dopo i nuovi sospetti e accuse di manipolazione dei dati sulle emissioni che hanno colpito altre case tedesche, appesantendo l’intero comparto auto nonostante le smentite. Fca trascina in negativo Piazza Affari (Ftse Mib -2,31% a 20.581 punti) e perde il 7,5% dopo essere stato sospeso per eccesso di ribasso.

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