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Schumacher circondato dall’affetto dei cari, insieme a lui anche il padre Rolf

Insieme al tedesco, alle prese con il difficile recupero dopo il terribile incidente sulle nevi di Meribel,c’è anche il padre Rolf che si è trasferito nella villa svizzera per essere vicino al figlio ed assisterlo nel cammino verso il ritorno alla normalità.
A cura di Matteo Vana
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Un recupero lento e complicato quello di Michael Schumacher che, a cinque anni di distanza dalla caduta sugli sci mentre era insieme alla propria famiglia, continua a combattere la propria battaglia per il ritorno alla normalità. Un destino beffardo quello del campione tedesco che, sbattendo su una roccia, ha visto iniziare il proprio calvario che dura ancora oggi: prima il ricovero in ospedale a Grenoble dove i medici sono riusciti a salvargli la vita, poi dopo l'uscita dal coma indotto, il trasferimento nella sua residenza dove un equipe di medici si è presa cura di lui.

Al suo fianco il padre Rolf

Le ultime notizie, non confermate dalla famiglia del sette volte campione del mondo, parlano di un leggero miglioramento con Schumacher che si sarebbe sottoposto a nuove cure riuscendo ad uscire dal letto: il tedesco, infatti, non avrebbe bisogno di essere attaccato alle macchine respirando e alimentandosi autonomamente. A proteggerlo ci sono non i solo i suoi cari – la moglie Corinna e i figli Mick e Gina Maria – ma anche suo padre Rolf, residente a Bonn che però negli ultimi tempi, come riportato dal Daily Mail, si è trasferito nella villa da 50 milioni di sterline sulle rive del lago proprio per poter essere vicino al figlio ed assisterlo nel difficile recupero dai danni causati dalla caduta sulle nevi di Meribel. E' stato proprio il genitore dell'ex pilota della Ferrari a smentire le voci di un suo possibile trasferimento in una casa vacanze o, almeno per il momento, in una struttura specializzata negli Stati Uniti, confermando come Schumacher sia ancora nella propria residenza circondato dall'affetto dei propri cari.

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Un percorso ancora lungo quello di Schumacher verso il ritorno alla normalità, anche se le notizie di un leggero miglioramento, confermato indirettamente anche da Jean Todt che aveva ammesso di aver visto con il campione il Gran Premio del Brasile, fanno sperare in vista di una guarigione almeno parziale. Il prossimo 3 gennaio il tedesco compirà 50 anni; una festa agrodolce per il sette volte campione del mondo alla quale parteciperanno, come sempre nel corso degli ultimi anni, solo familiari e amici più stretti.

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