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Schwantz: “Se fossi Vinales, rimarrei in Suzuki. In Yamaha il problema è Rossi”

L’ex iridato della classe 500 avverte il talento spagnolo: “Valentino come compagno di squadra può sminuire il suo valore. Restando in Suzuki, non avrebbe questa pressione”.
A cura di Valeria Aiello
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Maverick Vinales / Suzuki Ecstar
Maverick Vinales / Suzuki Ecstar

Da sempre disponibile con stampa e piloti, Kevin Schwantz ha prontamente ribattuto alle dichiarazioni di Valentino Rossi del dopo-Le Mans. Il Dottore, che dice di non conoscere i dettagli delle trattative, se si trovasse nella situazione di Maverick Vinales, considererebbe l’opportunità restare in Suzuki “dove potrebbe diventare una figura di spicco come Schwantz. Dalla sua, l’ex iridato della classe 500cc che durante la carriera non ha mai tradito la casa di Hamamatsu, difendendone i colori dal suo esordio nella massima categoria del Motomondiale, nel 1986, fino all’infortunio al polso destro del 1995 che lo costrinse al ritiro, non ha nascosto il timore che sostituire Jorge Lorenzo in Yamaha possa finire per schiacciare il talento del 21enne spagnolo, pressato da un compagno di squadra ingombrante come il Dottore.

Se fossi nella posizione di Maverick e dovessi prendere una decisione intelligente per la mia carriera, rimarrei alla Suzuki – ha detto Schwantz parlando a Motorsport – Penserei, ‘se riuscissi a qualificarmi e a partire un pochino meglio, potrei vincere’. E che in questo modo avrei lottato al vertice in ogni gara finora”.

Schwantz: "Anche Vale crede in una Suzuki vincente"

Quanto alla GSX-RR, Schwantz ha esaltato il nuovo prototipo della casa nipponica che, recuperate le carenze mostrate nella passata stagione, è ormai pronto a lottare alla pari contro le rivali di Honda e Yamaha. E nel descrivere le potenzialità della Suzuki, non ha nascosto di averne parlato anche con gli uomini Yamaha, in occasione del Gp Usa di Austin.

Ho trascorso una buona quantità di tempo con i tecnici della Yamaha prima della gara di Austin e-ho chiesto loro cosa pensa Rossi della Suzuki – ha aggiunto – Mi hanno detto che Valentino pensa che, nelle mani giuste, la Suzuki può essere una moto vincente. È molto guidabile, frena forte ed in rettilineo è veloce circa come la Yamaha”.

Fondamentalmente, Rossi dice che potrebbe essere vincente con un pilota in grado di mettere insieme l'intero weekend: la qualifica, la partenza e la gara – prosegue – Ovviamente le Ducati sono ancora le più forti. Ma se si guarda al Qatar e all'Argentina, sui rettilinei la Suzuki aveva un rendimento quasi identico alla Yamaha

"In Yamaha il problema è Rossi"

Infine il fattore Rossi. Nella sua valutazione, Vinales dovrebbe pesare i vantaggi e gli svantaggi di diventare il futuro compagno di squadra del campione di Tavullia, da un lato un pilota di esperienza dal quale apprendere tanto, dall’altro un nove volte iridato che nel confronto diretto rischierebbe di rimpicciolirlo.

Il problema di andare in Yamaha è avere Rossi come compagno di squadra – osserva – Se lui va meglio in qualifica e ti batte, il tuo valore viene sminuito.

Rimanendo in Suzuki, non avrebbe questa pressione. Potrebbe lavorare su se stesso, cercando di diventare un pilota più completo – ha concluso.

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