Scrivere Sms al cellulare e farsi selfie, questi i peggiori vizi degli italiani al volante
Lo smartphone è uno degli oggetti più utilizzati nell'arco di una giornata. Un vero e proprio elemento di distrazione che si impone in ogni situazione, spesso causando anche danni. I guidatori italiani sono particolarmente soggetti allo smartphone e non riescono a mollarlo neanche quando sono al volante. L'indagine "Stetoscopio – Il sentire degli assicurati italiani" condotta dall’istituto di ricerca MPS Evolving Marketing Research in collaborazione con Quixa.
Un vizio diffuso. Un ampio 96% degli intervistati dichiara di essere in possesso di un telefonino e questo indica quanto sia diventato un componente fondamentale della vita quotidiana. I dati raccolti evidenziano soprattutto la pessima abitudine di utilizzare lo smartphone durante la guida. Secondo il sondaggio, il 23,5% degli intervistati ammette l'utilizzo dello smartphone senza auricolari o vivavoce Bluetooth ed un altro 23% ammette di inviare o leggere messaggi mentre è al volante. L'abitudine risulta particolarmente diffusa tra i giovani di un'età compresa tra i 18 e i 24 anni ed il 60% di questi dichiara di utilizzare lo smartphone durante la guida per effettuare ogni sorta di messaggio che sia un SMS, una e-mail o Whatsapp.
La multa non basta. Restando in ambito under 25, la percentuale di chi effettua chiamate senza vivavoce vola al 41% mentre il 20% conferma l'utilizzo dello smartphone per aggiornare i profili social o scattare selfie durante la guida. Il sondaggio evidenzia anche un certo menefreghismo anche nei confronti di leggi più dure: in molti continuerebbero ad utilizzare il cellulare anche se venisse prevista la sospensione diretta della patente. Attualmente l'utilizzo del cellulare alla guida è sanzionato con una multa e la decurtazione di 5 punti sulla patente, la recidività nell'arco di due anni fa scattare la sospensione della patente.