Sei motivi per cui la tua auto non è solo una “macchina”
Con l’auto arrivi al lavoro, raggiungi la spiaggia, carichi una spesa infinita e vai dove devi andare con il cuore lieve di chi sa che non deve aspettare il bus e con la tasca leggera di chi ha pagato parcheggio e benzina. Però l’auto non è solo questo, non è un semplice mezzo di trasporto e non si comprende nemmeno del tutto a bollarla come status symbol, quale pure è. L’auto è una scatoletta più o meno grande che dentro ha emozioni, esperienze e ricordi di chi la guida.
La maggiore età
Procediamo con ordine, magari quello cronologico. Sedevi dietro al sedile di tuo padre, agguantavi un piatto di plastica e giravi a destra e sinistra. Avevi 6 anni. Dodici anni dopo, passato per la selva oscura degli esami – compreso quello di guida –, puoi sederti davanti, laddove siedono i grandi con grandi responsabilità e grandi conoscenze in meccanica, normative e fisica. Quelle che bastano, insomma. Ti trema la gamba destra, ma il vero problema è la frizione sulla sinistra, che richiede davvero tanto impegno. Ma affronti la paura: sei grande, non puoi fare altrimenti.
Il senso del limite
Le gambe non ti tremano più e hai la sensazione di conoscere e saper governare l’auto come fosse la tua mano destra (o sinistra, se sei mancino). Un giorno, però, una sbandata senza conseguenze ti ha fatto salire il cuore in gola. Certi errori si possono pagare molto caro, lo sai e ora tendi addirittura a essere fin troppo leggero di piede. Con il tempo arrivi alla giusta misura e – soprattutto – capisci che nella vita nulla può dirsi sotto controllo al 100%.
E grazie al Front Assist della nuova Ibiza che aziona i freni in caso di emergenza e il riconoscimento della stanchezza che ti dice quando è ora di riposarti, ora puoi stare più tranquillo.
La tua discomobile
Il traffico lo hai conosciuto da subito. Tutte quelle ripartenze hanno contribuito ad allenare tendini e nervi. Quello che non si sopporta è la noia, ma non ci hai messo molto ad adeguare il tuo impianto stereo alle esigenze: ricordi il mangiacassette dell’auto di papà, hai cominciato a guidare che già c’era il lettore cd e ora ci sono Ingressi AUX, USB e SD, con tanto di connessione Bluetooth con comandi vocali nel tuo Seat Full Link. Alla fine, che ci sia traffico o meno, non te ne importa più di tanto: ascolti la musica con gli amici e agiti le braccia come fossi su una pista da ballo. Tutto intorno è immobile, ma nella tua auto è festa!
La macchina dell’ammore
L’auto tappezzata di giornali ha ispirato generazioni di artisti e tu – che sei solo un giovane che vive a casa di mammà e papà e che sei pieno di esuberante energia – sei protagonista inconsapevole di cantanti e registi. Superati i primi momenti di imbarazzo e rincarata la dose di antipatia verso la cloche del cambio, con il tempo sei diventato un esperto ottimizzatore di spazi. Soprattutto conosci i punti più panoramici della città e gli orari di una concorrenza sempre più accanita e numerosa. Anche per questo sostituirai, presto o tardi, la tua cara auto con la stanza d’albergo o, magari, con il “tuo” primo monolocale.
Il viaggio della vita
Conosci bene la “tua” auto, magari la nuova Ibiza del video, e hai avuto il tempo per mettere da parte un bel gruzzoletto: adesso è il tempo di un viaggio; uno di quelli che non finiscono mai, perché quando sei tornato a casa lo “ricacci” fuori con i tuoi vecchi compagni di avventura anche a distanza di anni. Ci state pensando da anni a dove andare e come. Eravate al liceo, forse al secondo anno, e fantasticavate di Capo Nord e del Sahara, di Praga e della Spagna. Alla fine avete deciso di far seguire all’avventura del lungo viaggio in auto il divertimento dell’evento e siete andati in Spagna per il Primavera Sound Festival.
La vita in viaggio
L’auto cambia con te in ogni suo singolo aspetto. All’inizio ti capita quella che capita, poi propendi per quella piccola e scattante, aumentando la dimensione man mano che cresci, fino a quando nella tua vita non arrivano loro: i figli, con i loro giochi, i mille bagagli, gli entusiasmi urlanti e gli spazi che no, non possono contenere tutto. Anche il colore segue l’identità in divenire del suo proprietario: c’è chi la vuole nera, verde o comunque diversa, il più diversa possibile. Il mystic magenta della nuova Seat Ibiza potrebbe bastarti a definirti, ma prova anche ad invertire il rapporto. Sarà l’uso che farai di questo magnifico strumento, chi ospiterai dentro, dove ti porterà, come la guidi, i baci che qui darai che definiranno la tua auto: sei tu che caratterizzi lei, non viceversa.
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