Sempre più anziani al volante: in Italia sono oltre 60.000 i veterani delle quattro ruote
Gli italiani amano guidare e, col passare degli anni, non hanno alcuna intenzione di mollare il volante. Secondo un'analisi di Facile.it, il numero degli anziani patentati in Italia è piuttosto elevato ed il dato più importante riguarda una specifica fascia d'età. A fronte di un'età media di 54 anni, in Italia risultano oltre 60.000 patenti ancora valide intestate a guidatori ultra 90enni. La passione per i motori non ha età e sono molti gli italiani che preferiscono spostarsi con i propri mezzi, anziché fare ricorso al trasporto pubblico.
Oltre 60.000 veterani del volante. Rinunciare all'indipendenza che si ha quando si guida un'auto è molto difficile e i 60.000 patentati over 90 italiani sono un chiaro esempio di quanto l'età non sia quasi sempre un fattore limitante. Il Codice della Strada italiano prevede che, dopo gli 80 anni d'età la patente B ha una validità di 24 mesi, anziché i canonici 10 anni. Questo impone maggiori controlli sulle condizioni del guidatore ma di recente è stata proposta una modifica al Codice della Strada: se la proposta dovesse essere approvata, la validità potrebbe ridursi a 12 mesi. La veneranda età incide anche sul prezzo della Rc Auto: la grande esperienza al volante passa in secondo piano a causa di importanti fattori che elevano il rischio di incidenti, come la riduzione del campo visivo.
Le regioni più "anziane". Esaminando le cifre fornite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti relativi a maggio 2017, la regione col più elevato tasso di guidatori ultra 90enni è la Lombardia, con ben 8.738 veterani con patenti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Segue in classifica l'Emilia Romagna con 7.553 patenti over 90, il podio si completa con la Toscana, distaccata con 5.834 guidatori anziani. Confrontando il numero degli over 90 col totale dei patentati relativi all'intera regione, l'Emilia Romagna guadagna il primo posto, con lo 0,253%, un dato notevole se confrontato con la media nazionale di 0,156%. Seguono la Liguria con lo 0,247% e la Toscana con lo 0,233%.