Shanghai ’06, l’ultimo acuto di Schumacher
A volte una gara di Formula 1, per quanto può apparire importante in quel momento, diventa una pagina storica dello sport, soprattutto quando i protagonisti sono delle vere e proprie leggende. Questo è quello che è successo al GP di Cina del 1° ottobre 2006.
L’annuncio di Schumi nella lotta per i titoli iridati
Siamo nella stagione dell’avvincente testa a testa tra Ferrari e Renault. Con la vittoria nel Gran Premio d’Italia il distacco di Schumacher sul leader Alonso si era ridotto a soltanto due punti. Malgrado il quarto posto di Giancarlo Fisichella sull’altra Renault, la Ferrari superava in classifica costruttori, per la prima volta nel 2006, la scuderia francese. I risultati della gara però furono largamente oscurati dall'annuncio del 7 volte campione del mondo Michael Schumacher che, durante la conferenza stampa ufficiale del dopo gara, rivelò l’intenzione di ritirarsi al termine della stagione.
In qualifica è dominio Renault
Dopo tre settimane i protagonisti del circus si trasferiscono in Cina per il sedicesimo GP dell’anno, il terzultimo in programma nel 2006. Nelle qualifiche del sabato il più veloce è Fernando Alonso che partirà quindi in pole position davanti al compagno di squadra Giancarlo Fisichella, le due Honda di Barrichello e Button, con il rivale Schumacher solo sesto, dietro anche al finlandese Kimi Räikkönen.
La straordinaria rimonta di Michael
Il 1º ottobre in Cina, dopo la pole position di Alonso, Schumacher, nella prima parte di gara fu penalizzato dalle performance delle gomme Bridgestone sotto la pioggia battente, ma quando le condizioni metereologiche migliorarono il Kaiser fu autore di una grande rimonta che lo portò a vincere davanti alle due Renault di Alonso e Fisichella.
Grazie a questo successo si portò al primo posto in classifica piloti al pari dell’asturiano, ma in leggero vantaggio per il maggior numero di Gran Premi vinti in stagione. Con ancora due eventi stagionali da disputare, il pilota tedesco aveva la concreta possibilità di vincere il mondiale, mentre la Renault tornò in testa alla classifica costruttori con un solo punto sulla scuderia del Cavallino.
L’ultima zampata del più vincente di tutti
Per il campionissimo di Hurt, che non riuscirà poi a conquistare l’ottavo titolo iridato, si tratta dell’ultima sua vittoria con la Ferrari e anche dell’ultimo suo trionfo in Formula 1, dato che, neanche durante la sua “seconda vita” in Mercedes dal 2010 al 2012, riuscì più a far sventolare per primo la bandiera a scacchi in un GP della massima competizione automobilistica mondiale. Per lui il conto finale è di 91 successi in carriera che ne fanno di gran lunga il pilota di F1 più vincente di tutti i tempi.