Sicurezza stradale: Siamo Tutti Pedoni
I numeri parlano chiaro: in Italia nel 2008 sono stati ammazzati 648 pedoni, di questi 155 stavano attraversando utilizzando le strisce pedonali. La città in Italia con il maggior numero di sinistri in cui sono rimasti coinvolti i pedoni è Roma con 52 persone uccise mentre 2.139 sono rimasti feriti. In Italia a quanto pare la sicurezza stradale a favore del pedone scarseggia così come il rispetto verso di esso.
Ben venga quindi la manifestazione “Siamo tutti pedoni”, campagna nazionale a favore del pedone patrocinata dall’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Nella campagna sono coinvolti numerosi esponenti del mondo dello spettacolo, comici e vignettisti. Vito De Russis, presidente di Camminacittà spiega così l’iniziativa: “Siamo Tutti Pedoni" è una campagna molto silenziosa che consolida la stridente contraddizione vissuta dal Pedone: una massa immensa di persone, 100% nate pedoni, resi "utenti deboli" della strada dalla mobilità selvaggia e disumana, fondata sulla illegalità diffusa. È l'utenza (debole) incapace di uccidere e ferire la quale, sulle strade, viene uccisa e ferita "anche" sui marciapiedi, sugli attraversamenti pedonali, ai semafori, cioè sugli strumenti utilizzati per la sua sicurezza stradale”.
Il presidente dell’Associazione conclude il suo intervento con una serie di provocazioni: “Se siamo tutti pedoni perché nel Codice della Strada i diritti e doveri dei Pedoni sono riportati all'art. 190 e non si riesce a farli trasferire all'articolo 2 ? Perché agli attuali semafori che regolano gli attraversamenti pedonali (e che producono pedoni morti e feriti) non eliminiamo la luce gialla ed installiamo il countdown per la fase di verde e rosso, così come sta avvenendo in tanti Stati nel mondo? Perché non liberiamo i marciapiedi consegnandoli ai pedoni? Perché non liberiamo le fermate dei bus pubblici dall'illegale ed impunita sosta continua dei veicoli privati? Perché non creiamo vaste zone dei centri urbani a 30 km/h?”.
Eugenio Tinto
Eugenio Tinto