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Sicurezza, Honda sviluppa la moto che frena da sola

Il colosso giapponese sta lavorando su un sistema che, attraverso un radar a onde millimetriche e una telecamera, permetta di individuare il pericolo in anticipo aiutando il conducente a ridurre la velocità.
A cura di Matteo Vana
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La guida autonoma, nel mondo delle auto, è una realtà già brevettata: sono molte, infatti, le società che hanno in progetto una vettura in grado di accelerare e frenare a seconda degli ostacoli che incontrano sul proprio cammino. Nelle moto, invece, solo adesso si comincia a pensare a veicoli autonomi: tra le case che stanno studiando soluzioni simili c'è la Honda che, stando a quanto riportato da Motorcycle.com, starebbe lavorando su un progetto che prevede un sistema che prevede la frenata automatica.

Radar e telecamere per prevenire il pericolo

La casa giapponese ha già un sistema simile, chiamato Collision Mitigation Braking System, adottato sulle auto del marchio, ma adesso starebbe brevettando un dispositivo simile dedicato alle due ruote. Questa nuova tecnologia  si affiderebbe a una combinazione di radar a onde millimetriche e una telecamera per determinare una potenziale collisione frontale; in questo caso il dispositivo si attiva, agendo sulle pinze freno per moderare la velocità, rallentando il mezzo in caso di avvicinamento pericoloso a un altro veicolo o a un ostacolo. Una miglioria tecnica che permetterebbe di prevenire molti degli incidenti che si verificano sulle due ruote.

Oltre a rallentare il mezzo, il dispositivo in questione sarà in grado di calcolare il coefficiente di attrito dell'asfalto e, per rendere la manovra meno brusca possibile, dei sensori rileveranno se il pilota sta già effettuando una frenata o meno. Per evitare che lo sterzo si chiuda, facendo cadere il pilota dal mezzo, il sistema agirà prima sulla ruota posteriore e poi, se necessario, intervenendo anche su quello anteriore. Una novità particolarmente interessante in tema di sicurezza anche se, per il momento, è solo in fase embrionale: dal brevetto alla messa in opera, infatti, i tempi tecnici non sono brevissimi, ma in futuro potrebbero essere le moto stesse a prevenire eventuali incidenti.

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