Sicurezza, l’UE punta sulla tecnologia per dimezzare gli incidenti entro il 2020
Mediamente in Europa circa 26.000 persone muoiono ogni a causa di un incidente stradale. All'impressionate cifra si aggiungono oltre 135.000 feriti con danni permanenti o invalidanti. Numeri spaventosi che hanno acceso un campanello d'allarme nel direttivo del Vecchio Continente. Il commissario europeo all'Industria, Elżbieta Bieńkowska, si è riunito con i ministri dei trasporti di Belgio, Germania, Olanda, Lussemburgo, Austria, Francia ed Italia per discutere sulla sicurezza stradale. Commissario e ministri hanno dichiarato ufficialmente che è necessario introdurre nuovi standard di sicurezza per le vetture in commercio. L'obbiettivo è ridurre il numero dei morti per incidente stradale del 50% entro il 2020.
Lo strumento principale di cui si servirà la comunità europea sono le recenti tecnologie applicate alla sicurezza. I numerosi sistemi di assistenza attiva lanciati da brand come Volvo o Volkswagen si stanno rivelando particolarmente efficaci, al punto che Euro NCAP ha deciso di renderli necessari al conseguimento di un buon punteggio. L'ente non governativo copre un ruolo fondamentale nel discorso sicurezza: sono ben 78.000 le vite salvate dai Crash Test. Se Euro NCAP impone standard piuttosto elevati, la legge parla in maniera diversa. Le norme europee sono piuttosto datate e non vengono aggiornate dal 2009, anno in cui sistemi quali il cruise control adattivo o la frenata automatica erano inesistenti o ancora in fase di sviluppo. Il primo passo sta nell'introduzione di nuove leggi che rendano obbligatori questi sistemi per tutte le auto in commercio. Attualmente un sistema anti-tamponamento viene fornito come optional ad un sovrapprezzo piuttosto irrisorio. Sono pochi i costruttori che offrono Safety Pack di serie su tutti i modelli e, generalmente, questi accessori rientrano ancora in una fascia premium.