Sicurezza stradale, aumentano gli incidenti mortali dopo 10 anni
Dopo anni di crescita nella sicurezza stradale, ecco lo stop. Gli incidenti mortali in auto sono aumentati nuovamente dopo un decennio (2001-2013) di numeri positivi. Le 972 vittime nei primi sette mesi dell’anno in corso (contro le 952 nell’analogo periodo del 2014) sembrano segnare un’inversione di tendenza rispetto a un trend virtuoso di bilanci positivi degli ultimi anni. Il picco degli incidenti mortali è stato rilevato nello scorso mese di luglio, in particolare nella fascia oraria notturna. Agli eccessi di velocità e ai conducenti irresponsabili, al volante dopo abusi di alcol e droghe, si aggiunge oggi un ulteriore elemento di distrazione, quello legato alla tecnologia, che distoglie l’attenzione dalla guida per fare contemporaneamente anche altro: messaggiare, scrivere email e addirittura scattare selfie. L'allarme è stato lanciato sul numero appena uscito di "PoliziaModerna" su dati rilevati da Polizia di Stato e Carabinieri: "I primi 6 mesi del 2015 hanno purtroppo confermato l’inversione di tendenza, che ha raggiunto il picco nel mese di luglio appena trascorso: in particolare, gli incidenti mortali sono passati dagli 879 del 2014 agli 897 dell’anno in corso (+18 pari ad un incremento del 2%), ma anche il numero delle vittime è aumentato di 18 unità, passando da 954 dei primi 7 mesi del 2014 a 972 dello stesso periodo del 2015 ( + 1,9%); unico dato positivo quello relativo agli incidenti con lesioni e alle persone ferite, diminuiti rispettivamente del 3,6% (- 704 incidenti) e del 2,8% (853 feriti in meno). L’elemento che desta la maggiore preoccupazione è quello relativo agli incidenti che si verificano nella fascia oraria dalle 22 alle 6".
I numeri riportati da PoliziaModerna non coincidono con quelli segnalati dall'Istat nella sua stima preliminare che vedeva un calo del numero degli incidenti con lesioni a persone (-3,77%) e del numero dei morti (-1,62%). Il risultato che è balzato agli occhi è la riduzione del numero delle vittime in autostrade (-11,5% di morti rispetto all’anno precedente). Meno incoraggiante sulle strade urbane (-1,0% dei decessi) ed extraurbane (-0,3%) è la stima dell'istituto statistico nazionale.
Giuseppe Bisogno, direttore del Servizio polizia stradale, si è soffermato soprattutto sull'aumento dell'utilizzo degli smartphone da parte degli automobilisti: "Devo innanzitutto riferirmi al comportamento dei conducenti le cause di questa accresciuta incidentalità vanno imputate prevalentemente alla loro condotta di guida, in particolare ai motivi di distrazione. E volendo stilare una graduatoria, il primo posto è occupato dai telefoni cellulari, oggi sempre più multiuso, che non permettono semplicemente di comunicare attraverso la classica telefonata ma ci connettono al mondo con sistemi di messaggerie, piattaforme social, foto e videocamere, raggiungendo il paradosso dei selfie scattati mentre si è alla guida". Lo stesso Bisogno parla anche del mancato utilizzo delle cinture di sicurezza che potrebbero prevenire molte situazioni spiacevoli: "Il mancato uso delle cinture costituisce un comportamento molto rischioso, se usate correttamente riducono dell’80% la possibilità di morte o ferite gravi in caso di incidente. Una ricerca a cura dell’Istituto superiore di sanità e del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti conferma la scarsa diffusione di quello che dovrebbe essere invece un comportamento automatico, con un 63% di conducenti che indossano le cinture e uno sconfortante 10% di persone che rispettano l’obbligo nei posti posteriori del veicolo".