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Sicurezza stradale: in calo gli incidenti ma le vittime sono sempre di più

A lanciare l’allarme è l’Asaps che ha analizzato i dati Istat: in calo del 4% gli incidenti, ma ad aumentare sono le vittime che salgono con valori compresi tra il 6,7% e l’8,2% soprattutto in autostrada e su strade extraurbane.
A cura di Matteo Vana
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La sicurezza è uno dei temi più importanti quando si parla di automobili: le grandi case automobilistiche, soprattutto negli ultimi anni, stanno concentrando la propria attenzione su questo punto con sistemi specifici che prevengono gli incidenti e puntano a ridurre al minimo la possibilità di impatto tra veicoli, ma sono anche gli automobilisti a dover fare la propria parte. Stando alle stime dell'Asaps, l'associazione amici e sostenitori della Polizia Stradale, che ha analizzato i dati Istat, infatti, sono in diminuzione gli incidenti stradali ma aumenta il numero delle vittime.

La stima preliminare dell'istituto di statistica che riguarda i primi sei mesi del 2017, infatti, ha evidenziato come il numero di incidenti sia effettivamente calato del 4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente – così come anche quello dei feriti, in ribasso del 5% – ma non sia successo lo stesso per quelli dei morti, saliti con valori compresi tra il 6,7% e l'8,2%. Un dato che fa scattare l'allarme soprattutto per quanto riguarda strade extraurbane e autostrade dove la velocità è più elevata: la stima preliminare indica in 82.525 il numero degli incidenti stradali con lesioni a persone, e quella riferita ai morti entro il trentesimo giorno è di 1.623 mentre quella per i feriti è di 116.137.

In crescita l'indice di mortalità

Quello che preoccupa è l'incremento dell'indice di mortalità, ossia il rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni a persone moltiplicato 100, pari ad oggi al 2,0, in aumento rispetto al primo semestre 2016 quando si era assetato sul valore di 1,8. Un dato che fa riflettere e che deve mettere in allarme sui pericoli che si corrono alla guida quando fonti di distrazione come ad esempio l'uso del cellulare – per il quale il Governo ha deciso di non inasprire le pene – possono portare a gravissime conseguenze. L'aumento delle vittime, inoltre, allontana l'Italia dall'obbiettivo imposto dall'Unione Europea; le vite spezzate, nel periodo preso in esame, sono state 1623, una soglia nettamente superiore a quella imposta che doveva assestarsi sulle 1219.

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