Sicurezza stradale, solo un italiano su tre usa la “freccia”
I dati dell’inchiesta svolta dall’Asaps, l’Associazione Sostenitori della Polizia Stradale parlano chiaro: solo un terzo degli automobilisti italiani usa l’indicatore di direzione quando previsto dal Codice della Strada. L’indagine condotta dai volontari e referenti dell’Asap coinvolge cinque città italiane, Torino, Varese, Bologna, Roma e Napoli, dove sono stati presi in esame 700 conducenti in transito sulla viabilità ordinaria e 300 su quella autostradale. Sulle autostrade A1, A4, A14, su 300 cambi di corsia esaminati, solo nel 32% dei casi il conducente ha regolarmente inserito l’indicatore di direzione per avvisare della manovra. Nessuna indicazione, quindi, da 204 conducenti, pari al 68% dei casi osservati sulle tratte autostradali.
Dei 1000 automobilisti presi in esame – spiega l’Asaps – soltanto il 36% (circa) pari a 362 conducenti, ha regolarmente utilizzato l’indicatore di direzione quando previsto, cioè soltanto un terzo degli osservati.
Dei restanti 638 conducenti, pari al 64% (circa), dell’obbligo di utilizzare l’indicatore nemmeno l’ombra.
Situazione analoga sulla viabilità ordinaria, dove su 700 conducenti impegnati in un’intersezione sia a destra che a sinistra, quindi durante il cambio di corsia in strade a due o più corsie, la percentuale di chi usa la “freccia” sale al 38%. I restanti 434 conducenti, pari al 62% dei casi osservati, hanno ritenuto superfluo indicare la manovra.
Per quanto rappresenti soltanto una limitata campionatura, l’indagine conferma ciò che è noto e sotto gli occhi di tutti: l’utilizzo degli indicatori di direzione è un fenomeno “in via di estinzione” fra i conducenti italiani.
Sorge anche un altro interrogativo: non è che su questo aspetto incida, pure se solo in parte, anche il contemporaneo utilizzo del cellulare alla guida? – chiede l'Asaps – D’altra parte non si può tenere il volante, tenere in mano il telefonino, parlare e attivare anche l’indicatore di direzione…