Sicurezza Stradale: troppo lenti i progressi nell’Unione Europea
In ambito di sicurezza stradale ci sono degli organismi non governativi che di tanto in tanto presentano delle ricerche svolte in modo autonomo. Il compito di queste ricerche è quello di svelare alcuni altarini che altrimenti sarebbero taciuti. L'European Transport Safety Council ha appena pubblicato il "Road Safety PIN Flash n.16", un rapporto che mette in risalto I fattori che più causano incidenti sulle nostre strade: mancato rispetto dei limiti di velocità, guida in stato di ebbrezza e utilizzo opinabile delle cinture di sicurezza.
Limite di velocità. Solo in Francia si è provveduto a ridurre la velocità media extraurbana, mentre in Gran Bretagna e Austria quella urbana. Per l’Etsc basterebbe ridurre di un solo chilometro orario la velocità media per evitare almeno 2.200 morti l’anno.
Cinture di sicurezza. Obbligatorie in tutta l’Unione Europea le cinture di sicurezza sono allacciate solo dall’88%, sediolini anteriori, degli europei. La media scende ancora di più se si considerano i sediolini posteriori, solo il 72% le allaccia. I guidatori più virtuosi si trovano in: Francia, Germania, Svezia, Regno Unito e Paesi Bassi; mentre quelli più distratti in: Ungheria, Slovacchia, Grecia, Italia. Nel 2009 grazie alle cinture di sicurezza12.400 passeggeri sono sopravvissuti a gravi incidenti e altri 2.500 morti sarebbero stati evitati se il 99% dei passeggeri avesse indossato la cintura.
Il rapporto redatto dall’Etsc è stato accolto, ovviamente, con preoccupazione dall’Asaps: “È sconfortante osservare l'aumento del numero ufficiale delle morti su strada causate dall'alcol in Italia. Tuttavia riteniamo che tali numeri non forniscano un quadro completo delle dimensioni del fenomeno della guida in stato di ebbrezza nella nostra nazione, che invece risulta molto più allarmante. Ciononostante, va aggiunto che il numero dei controlli alcolemici svolti dalla polizia lungo le nostre strade sono aumentati negli ultimi anni e che qualche progresso si è ottenuto”, ha sostenuto il presidente dell’Asaps Giordano Biserni.
Eugenio Tinto