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Singapore, da ottobre i taxi a guida autonoma

Il progetto è della nuTonomy, azienda che produce il software e che ha appena chiuso l’accordo con il governo della citta-stato asiatica, e prevede che diventi realtà non più tardi del 2018.
A cura di Matteo Vana
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nuTonomy progetta di lanciare una flotta di taxi a guida autonoma a singapore
nuTonomy progetta di lanciare una flotta di taxi a guida autonoma a singapore

Il futuro potrebbe essere più vicino di quanto si pensa, il giorno in cui una vettura in grado di guidare sulle strade autonomamente sta per arrivare. A Singapore, infatti, è partita la fase di sviluppo di una flotta di taxi senza conducente su strada, in condizioni di traffico reale. Il progetto dovrebbe prendere il via nel prossimo autunno e reso effettivo non più tardi del 2018.

Un accordo con il governo da 16 milioni di dollari

L'idea è della nuTonomy, azienda che ha già stretto un accordo con il governo di Singapore e ricevuto, come riportato dal Waal Street Journal, un finanziamento di ben 16 milioni di dollari erogato da vari soggetti, in primis Ford che da sempre ha creduto nel progetto. Sono molte le società che si sono interessate, ma la nuTonomy è l'unica, fino ad ora, ad aver chiuso l'accordo con la città-stato asiatica.

Stiamo invitando le aziende e gli istituti di ricerca a testare la loro tecnologia e i prototipi qui, nella vita reale, in condizioni di traffico misto – ha dichiarato il Segretario del Ministero dei Trasporti di Singapore, Kin Keong Pang in un comunicato -. Stiamo contribuendo con risorse finanziarie a queste collaborazioni e siamo in grado di accelerare le approvazioni amministrative di regolamenti e altro, al fine di ottenere banchi di prova funzionanti in modo rapido e con il minimo sforzo.

Ampliare il parco macchine

Le premesse affinché la partnership funzioni ci sono tutte. Per il momento la nuTonomy ha utilizzato, per i test, solo modelli di Mitsubishi iMiev, ma gli ingegneri hanno intenzione di ampliare il parco macchine con altre vetture come ad esempio, la Renault Zoe, entro la fine del 2016. L'azienda non produce hardware e sensori per la guida autonoma, ma negli ultimi tempi si è specializzata sviluppando il software che la fa funzionare e comanda la vettura inviando comandi sul come si deve comportare a seconda delle situazioni e che immagazzina ed elabora i dati raccolti per migliorare l’esperienza. Una nuova era, quindi, sta per partire: il giorno in cui le auto si guideranno da sole sembra essere sempre più vicino.

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