Solar Impulse 2, l’aereo ad energia solare pronto al giro del mondo

Non ha neppure una goccia di carburante nei serbatoi ma è l’unico capace di volare sia di giorno che di notte: è il Solar Impulse 2, il rivoluzionario velivolo monoposto nato dall’esperienza fatta con il prototipo HB-SIA che in questi giorni sta completando i test di volo sopra il lago Neuchatel, in Svizzera, in vista del tentativo del primo giro del mondo impiegando soltanto energia solare. Presentato al pubblico lo scorso aprile nella base svizzera di Payerne, il Solar Impulse 2 è costruito in fibra di carbonio ed ha un’apertura alare di 72 metri, di poco maggiore di quella di un Boeing 747-8 (68,5 m), e un peso di 2.300 kg, equivalente quindi a quello di un SUV. Le 17.000 celle solari sono posizionate sulle ali ed alimentano quattro motori elettrici da 17,5 cv ciascuno. L’autonomia notturna è consentita dalle batterie al litio dal peso di 633 kg, alimentate durante le ore diurne dalle stesse celle. A differenza del prototipo, che utilizzava le tecnologie esistenti, il Solar Impulse 2 ha richiesto lo sviluppo di nuovi materiali e nuovi metodi di costruzione a partire dagli elettroliti messi a punto dalla Solvay di Bollate che permettono di aumentare la densità di energia accumulata fino alle nanotecnologie messe a punto da Bayer MaterialScience, passando per la fibra di carbonio della vodese Décision, la più leggera in peso rispetto a quelle precedenti.
La missione: il primo giro del mondo con un velivolo solare
Il Solar Impulse 2 decollerà da Abu Dhabi e sorvolerà i deserti del Golfo Persico, il Mare d’Arabia, i templi birmani e la Grande Muraglia cinese, l’Oceano Pacifico ed Atlantico, quindi Europa o Nord Africa per tornare al punto di partenza. Gli aeroporti intermedi verranno definiti sulla base di considerazioni tecniche e operative oltre che su una loro possibile implicazione nel progetto. Il tentativo sarà effettuato nel marzo prossimo e avrà una durata di quattro mesi. Nella cabina di pilotaggio, per la quale non sono previste pressurizzazione né riscaldamento, si avvicenderanno gli stessi fondatori del progetto, gli svizzeri André Borschberg e Bertrand Piccard, quest’ultimo autore del giro del mondo in mongolfiera alla fine degli anni ’90 e che dalla collaborazione con l’ingegnere e pilota Borschber e il supporto del Politecnico federale di Losanna (EPFL), ha dato vita al progetto.