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Sos parcheggio: la segnaletica orizzontale e le strisce bianche, blu e gialle

Ecco chi, quando e come può parcheggiare nelle aree di sosta delimitate dalle strisce bianche, gialle o blu ormai onnipresenti in tutte le città italiane. Ecco quando e dove è possibile sostare negli spazi in cui non è presente la segnaletica orizzontale. E occhio alle eccezioni.
A cura di Michele Mazzeo
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Soprattutto nelle grandi città italiane (ma anche nelle medio – piccole) uno dei problemi maggiori degli automobilisti rimane il parcheggio. E non solo perché è sempre difficile trovare un posto dove lasciare la propria auto senza commettere infrazioni, ma anche perché bisogna sapersi districare nel mondo della segnaletica orizzontale, ormai onnipresente in qualsiasi città del Bel Paese. Ecco perché, per cercare di facilitare gli automobilisti alle prese con la ricerca di un parcheggio, illustriamo nel dettaglio quali sono le varie “strisce” e chi vi può sostare.

Zone di parcheggio senza strisce

Prima di partire va premesso che nelle città italiane ormai sono poche (per non dire quasi inesistenti) le zone dove non c’è la segnaletica orizzontale e in cui si può parcheggiare. Se, però, foste così fortunati da trovare un parcheggio senza le strisce dipinte sull’asfalto, dovete comunque fare attenzione al fatto che non si tratti di un luogo apparentemente innocuo ma in realtà vietato dal Codice della strada. Infatti, si può parcheggiare senza le strisce solo in quei luoghi che non invadono la circolazione e non vietati dalla segnaletica orizzontale o verticale. Bisogna inoltre controllare che non ci si trovi nelle vicinanze di un ufficio pubblico (banca, scuola, cinema, teatro, ecc…). In questo caso, al fine di evitare atti vandalici o terroristici e per facilitare un’eventuale evacuazione in caso di emergenza, scatta il divieto di sosta per motivi di sicurezza.

Un'auto parcheggiata in doppia fila - Foto Twitter
Un'auto parcheggiata in doppia fila – Foto Twitter

Le strisce bianche

Cominciamo il nostro viaggio nel mondo variopinto delle strisce partendo da quelle più contese, vale a dire le strisce bianche. Quest’ultime sono quelle nelle quali si può parcheggiare gratuitamente e senza il timore di ricevere una multa per divieto di sosta stando però sempre attenti alla segnaletica orizzontale che potrebbe indicare delle limitazioni (disco orario sulle strisce bianche, divieto di sosta in certi orari per la pulizia delle strade, ecc.).

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Le strisce gialle

Passiamo ora quelle di più difficile interpretazione e che hanno maggiori vincoli, ossia le strisce gialle. Queste infatti indicano un parcheggio riservato ai residenti, agli invalidi, agli addetti ai lavori stradali, alle auto di servizio, ai possessori di speciali permessi. È consentito parcheggiare in questi spazi solamente se si ha il relativo permesso rilasciato dal Comune che riporti la targa del veicolo autorizzato (non si può “prestare” a nessuno). Qualora però le strisce gialle non fossero accompagnate dalla segnaletica verticale (un cartello che specifica chi può parcheggiare la macchina in quegli spazi e chi no) o viceversa, un’eventuale multa sarebbe contestabile.

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Le strisce blu

Concludiamo con le sempre più presenti strisce blu, cioè quelle che delimitano l’area dei parcheggi a pagamento o nei quali è obbligatorio esibire sul cruscotto il disco orario. Anche in questo caso i parcheggi nelle strisce blu devono essere contrassegnati anche dalla segnaletica verticale, che deve indicare la modalità della sosta: da che ora a che ora si deve pagare oppure se si tratta di una zona a disco orario. Al di fuori di quel lasso di tempo, si può parcheggiare gratis.

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Inoltre va segnalato che molti Comuni italiani “ignorano” che sia il Codice della strada che successivi chiarimenti fatti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti stabiliscono che i parcheggi a pagamento contrassegnati dalle strisce blu devono essere nelle immediate vicinanze di spazi di parcheggio libero. Qualora ciò non sia rispettato si può parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu e, se arriva la multa, la si può contestare. Per una corretta informazione chiariamo che per “immediate vicinanze” si intende una distanza ragionevolmente breve. Non è infatti specificata la distanza minima precisa che deve intercorrere tra l’area di strisce bianche e quella di strisce blu.

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