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Spa ’95, quando il giovane Schumi fece meglio di Verstappen

Partito sedicesimo in griglia, come l’olandese nello scorso GP di Cina, Michael Schumacher con la Benetton andò addirittura a vincere il Gran Premio del Belgio davanti alla Williams di Damon Hill, all’epoca il suo rivale più accreditato per il titolo iridato.
A cura di Michele Mazzeo
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Podio GP Belgio 1995

Uno dei grandi protagonisti dell’ultimo Gran Premio di Cina è stato il 19enne olandese Max Verstappen che a bordo della sua Red Bull è stato autore di un’incredibile rimonta che dalla sedicesima casella in griglia di partenza lo ha portato al terzo posto alle spalle di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Una grandissima gara per l’enfant prodige della Formula 1 che a suon di sorpassi ha superato uno dopo l’altro gli avversari conquistando così il suo ottavo podio in carriera. Ma quella del baby fenomeno della casa austriaca riporta alla mente un’impresa ancora più grande compiuta da un giovane Michael Schumacher nel GP del Belgio del 1995 quando correva per la Benetton di Flavio Briatore.

I big partono dalle retrovie: Hill 8°, Schumi 16°

Anche in quell’occasione dopo le qualifiche l’allora 26enne tedesco, complice il fatto di dover correre con la vettura di riserva e un guasto al cambio, sul circuito di Spa-Francorchamps concluse le qualifiche con il sedicesimo tempo. In gara le Ferrari di Gerhard Berger e Jean Alesi scattano dalla prima fila che hanno conquistato anticipando la pioggia di sabato ma non riescono ad arrivare al traguardo. Ad animare la gara sono i piloti che arrivano dalle retrovie, vale a dire i due rivali in lizza per il titolo iridato, Michael Schumacher della Benetton e Damon Hill della Williams, partito dall’ottava casella della griglia.

Schumi e Hill Spa 1995

L’azzardo del tedesco: con le slick sul bagnato

I due si sfidano sotto la pioggia con il tedesco che azzarda restando in pista con le gomme da asciutto mentre tutti gli altri si fermano ai box per cambiare gli pneumatici. Il britannico uscito dalla pit-lane colma immediatamente il gap dalla Benetton, ma poi ci mette oltre due giri per portarsi davanti al campione in carica. Intanto la pista va via via asciugandosi e Hill fatica a tenere a bada la sua monoposto, Schumacher ne approfitta e torna in testa. Poi Hill è costretto a fermarsi nuovamente per rimettere le gomme da asciutto e il pilota teutonico prende il largo, ma le emozioni non finiscono qui.

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Torna la pioggia: Michael vola verso la bandiera a scacchi

Sul circuito di Spa-Francorchamps ritorna la pioggia e a farne le spese è Katayama, che va a sbattere costringendo all’ingresso della Safety Car, con tutti i piloti di testa che rientrano ai box a montare gomme “rain”. Alla ripartenza Hill sbaglia nel tentativo di riprendere Schumacher ed è costretto ad uno Stop & Go di 10 secondi per aver superato i limiti di velocità ai box. Anche dopo aver scontato la penalità il pilota della Williams è secondo ma alla Source va in testacoda e Brundle lo sorpassa. Schumacher davanti guida tranquillo, mentre l’inglese spinge parecchio per riprendersi la seconda posizione, che riuscirà a riconquistare solo nell’ultimo giro sul lungo rettilineo. Vince dunque il giovane Michael Schumacher con la Benetton partito dall’ottava fila con la Benetton, ma la lotta enfatica con Hill gli costa una gara di squalifica con pena sospesa. Una vittoria che servirà comunque al campione di Hurt per centrare il suo personale secondo titolo iridato.

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