Speciale EICMA: la nuova Yamaha YZF-R1 svelata da Valentino Rossi (FOTO/VIDEO)
Finalmente l’attesa è finita e dopo mesi di anticipazioni rilasciate con il contagocce, per mezzo dei suoi famosi teaser che poco lasciavano intravedere del nuovo modello, ora è arrivato il momento per Yamaha di togliere il velo su quella che sarà sicuramente la regina del prossimo EICMA che aprirà al grande pubblico dal 6 al 9 novembre. Yamana presenta la nuova R1 destinata a segnare anche il ritorno, probabilmente nel 2016, per la casa di Iwata nel Mondiale Superbike. Della vecchia R1 il nuovo modello riprende solo il nome, perché sotto il vestito totalmente inedito sono presenti novità tecniche ereditate nientemeno che dalla YZR-M1 di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, testimonial d’eccezione alla presentazione via streaming della nuova Yamaha.
Un vestito inedito
Una moto da corsa mascherata da moto stradale. A prima vista colpisce il frontale, dal quale sembrano scomparsi i fanali. Una scelta estetica che sottolinea il carattere racing di un modello che strizza l’occhio più alla pista che alla strada. Spazio dunque alla grande presa d’aria che copia quella della M1 impegnata nella classe regina, sovrastata dalla grande tabella portanumero. I fanali vengono inglobati ai margini del cupolino, che si raccorda alla stretta carena priva di sporgenze, con gli indicatori di direzione annegati negli specchi retrovisori. La somiglianza alla M1 non si ferma ed allora ecco il serbatoio caratterizzato dalle quattro feritoie. Completa il quadro una livrea in puro stile Yamaha Racing.
Ciclistica derivata dalle corse
Se l’impatto estetico è già notevole non si può rimanere indifferenti sul contenuto di tale vestito. Spogliata delle sue sovrastrutture la nuova Yamaha R1 mostra un nuovo telaio Deltabox in alluminio dal disegno assimetrico e completato dal telaietto posteriore reggisella in lega di magnesio. Magnesio che viene utilizzato anche per i bellissimi cerchi a dieci razze da 17”. Di grande impatto anche il forcellone in alluminio con capriata di rinforzo. Questi elementi portano il peso della Yamaha R1 a soli 179 Kg a secco. La ciclistica è completata da raffinate sospensioni KYB da 43 mm e mozzo ruota da 25 mm. Al posteriore una unità completamente regolabile per soddisfare ogni esigenza di guida. Il reparto frenante è affidato ad una coppia di dischi da 320 mm con pinze radiali monoblocco a 4 pistoncini, mentre al posteriore un disco da 220 mm con pinza flottante.
Sotto il vestito un cuore da 200 CV
Il bellissimo telaio Deltabox abbraccia il nuovo motore 4 cilindri in linea da 998 cc, che riprende gli schemi tecnici adottati in MotoGP. Il propulsore vanta la fasatura Crossplane sviluppata negli anni proprio dalla M1, con scoppi irregolari a sequenza 270°-180°-90°180° che tradotto sul lato pratico dell’utilizzo significa poter contare su di una migliore spinta a regimi medio-bassi. La potenza massima sviluppata è sull’ordine dei 200 CV grazie ad un motore che rompe gli schemi con il passato e che si avvale di una nuova distribuzione a bilancieri, che favorisce anche un migliore risposta del propulsore. Ridisegnata anche la testa ed i condotti, così come le valvole di aspirazione in titanio e quelle di scarico maggiorate. Nuove anche bielle e pistoni, in titanio le prime e in alluminio i secondi. Aumentata anche la capacità dell’airbox, ora da 10,5 litri.
Elettronica da MotoGP
Un sofisticato sistema inerziale è in grado di interpretare e misurare i movimenti e le accelerazioni della moto su un sistema di sei assi. La piattaforma inerziale comunica direttamente con la centralina ECU per mezzo di un sistema CAN (Controller Area Network). Dalla centralina vengono smistati tutti i parametri per controllare i numerosi sistemi di controllo che agiscono sulla Yamaha R1: Traction Control TCS, Lift Control per gestire l’impennata, Launch Control per gestire le partenza, E poi ancora Slide Control SCS sviluppato in MotoGP per limitare lo scivolamento laterale della ruota posteriore.
Già pronta la versione gara: Yamaha R1M
La volontà di Yamaha di tornare a calcare il Mondiale Superbike si presenta sotto forma della versione destinata alle corse. È già stata presentata la R1M, dotata di intero reparto sospensioni elettroniche Öhlins, già impiegate nel Mondiale Superbike con Corser ed Haga. A completare il quadro anche carenature dedicate in carbonio oltre che ad un sistema di acquisizione dati GPS totalmente scaricabili su con sistema wireless.