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Spy story, Mercedes scagiona la Ferrari: “Estranea ai fatti”

La scuderia di Stoccarda ha escluso che la Ferrari ha acquisito informazioni da Benjamin Hole, motorista accusato di aver sottratto importanti informazioni al team campione del mondo.
A cura di Vito Lamorte
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La "spy story versione 2015" continua a imperversare nelle discussioni intorno alla Formula 1 e, dopo le dichiarazioni di Marchionne nella consueta conferenza stampa natalizia della Ferrari, la Mercedes ha voluto fare un po' di chiarezza sulla situazione. Attraverso un comunicato la scuderia di Stoccarda ha scagionato la Ferrari dall’accusa di spionaggio e ha reso noto che l’azione legale intrapresa dal team campione del mondo riguarda solo l’ingegnere motorista Benjamin Hole, accusato di aver sottratto importanti informazioni mentre entra in procinto di accasarsi altrove. Nel comunicato della Mercedes si legge: "L’indagine ha mostrato che non c’è motivo di credere che le informazioni siano state trasferite alla Ferrari. Mercedes continuerà a proteggere i propri interessi, tra i quali c’è il ​​procedimento giudiziario nei confronti del signor Hoyle, e continuare a proteggere il potenziale trasferimento inappropriato di informazioni riservate nel settore del motorsport". La scuderia di Brackley ha fatto sapere che non chiuderà le indagini finchè tutte le informazioni non verranno recuperate: "Mercedes continuerà con queste indagini fino a quando non si arriverà alla conclusione che tutte le informazioni riservate sono state recuperate. Per recuperare tutte le informazioni riservate ci vorranno dai due ai quattro mesi". Ad una settimana dalla scoperta del focolaio l'enfasi mediatica intorno alla "Spy story 2.0" potrebbe chiudersi qui mettendo in luce ancora una volta come in Formula 1 non ci sono mai situazioni e vicende simili nel tempo.

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