Ssangyong all’asta: Renault e Mahindra faranno la loro offerta
Ssangyong ha subito pesantemente l'andamento dei mercati arrivando al limite della bancarotta; questo ha convinto il gruppo proprietario, la cinese SAIC, a cedere ad altri investitori il marchio "specializzato" nella produzione di Suv compatti e di grandi dimensioni.
Tra le prime aziende a mostrare interesse la francese Renault, con il supporto della partnership con Nissan, e l'indiana Mahindra & Mahindra che da tempo sta percorrendo il filone dei Suv e desidera ampliare la propria gamma.
Il termine per la presentazione delle candidature è scaduto lo scorso venerdì e sono in totale sette, tra marchi stranieri e aziende coreane. Entro il prossimo 20 luglio dovranno essere prodotte le offerte definitive ed entro il mese di agosto conosceremo il nome del nuovo proprietario di Ssangyong.
Se il marchio coreano dovesse finire nelle mani di un costruttore europeo questo si tradurrebbe in una concorrenza in casa ai marchi Hyundai e Kia i quali detengono la leadership di mercato nel fiorente segmento dei suv compatti.
Il primo step sarà infatti quello di mandare in produzione e commercializzare la Ssangyong C200, vista come concept ai saloni dello scorso anno. Il nuovo modello, di taglia paragonabile a quella della Toyota Rav 4, ha ricevuto un positivo accoglimento da parte di pubblico e critica ed era stato già considerato il perno del rilancio del marchio prima del crollo economico.
