video suggerito
video suggerito

Sticchi Damiani sul GP Italia: “Non ci si salva perché ci si chiama Monza”

Il presidente dell’ACI fa sapere che a condurre con Bernie Ecclestone la trattativa sarà l’associazione nazionale e lancia un segnale preciso: “Non bisogna tirare troppo la corda perché come abbiamo visto con il GP di Germania le minacce sono concrete”.
A cura di Vito Lamorte
86 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo le rassicurazioni di Roberto Maroni di sabato ecco che si torna a parlare in maniera più ponderata del rinnovo del contratto dell'Autodrono di Monza. A farlo è Angelo Sticchi Damiani, il presidente dell'ACI, che ha voluto per un attimo lasciar da parte l'emendamento "salva-Monza", ovvero la defiscalizzazione dell'investimento di Regione Lombardia nel complesso Parco-Villa-Autodromo, con settanta milioni di euro messi a disposizione nei prossimi dieci anni, e parlare di come stanno le cose al momento, ricordando che serve fare in fretta: "Sono convinto che il tempo ci giochi contro: più passa il tempo e più la controparte si spazientisce. Dobbiamo chiudere l’accordo il prima possibile".

Il presidente dell'Automobile Club Italia, come riporta il Corriere della Sera, ha dichiarato: "È giusto prendersi le proprie responsabilità: l'ACI si impegna a risolvere il problema. Ho apprezzato molto la presenza del Presidente del Consiglio a Monza, un atto di grandissima attenzione verso lo sport motoristico italiano, ma non mi aspetto un sostegno né gliel’abbiamo chiesto: questi sono problemi nostri e ce la dobbiamo vedere noi". Il vicepresidente FIA ha affermato che nei prossimi tre-quattro mesi sarà l'ACI a occuparsi delle trattative con Ecclestone: "Credo che si tratti di un fatto normale: la titolarità del GP appartiene all'ACI e mai come in questo momento il futuro dell’evento è a rischio. Giusto che ora sia l'ACI a intervenire, che si alzi il livello gerarchico della trattativa".

Infine Damiani ha cercato di riportare tutti i "positivisti" con i piedi per terra: "Non bisogna tirare troppo la corda perché come abbiamo visto con il GP di Germania le minacce sono concrete. Non bisogna illudersi che ci si salva perché ci si chiama Monza”.

86 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views