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Salone di Ginevra | 9-19 marzo 2017

Sull’asfalto e in volo, ecco l’utilitaria del futuro che beffa il traffico

Si chiama Pop.Up ed è il primo sistema di trasporto modulare completamente elettrico e a guida autonoma studiato per evitare il traffico. Basta prenotare il mezzo e impostare la destinazione: una volta fatto sarà il veicolo a portarvi a destinazione scegliendo il modulo – terrestre o aereo – più adatto.
A cura di Matteo Vana
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Quello del futuro è uno dei temi principali del Salone di Ginevra: tra macchine a guida autonoma, droni volanti e concept ibridi le case automobilistiche fanno a gara per anticipare quelli che saranno i veicoli che tra qualche anno solcheranno le nostre strade (e nella maggior parte dei casi anche i cieli). Tra le tante novità proposte c'è quella realizzata da Italdesign e Airbus: si chiama Pop.Up ed è il primo sistema di trasporto modulare, dotato di Intelligenza Artificiale, completamente elettrico studiato per ridurre il traffico nelle affollate megalopoli del futuro.

Pop.Up
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Progettato per l'aria e per la terra

Non si tratta di fantascienza, ma di un progetto che permetterà ai viaggiatori di sfruttare a pieno sia lo spazio terrestre che quello aereo. Pop.Up è pensato per offrire sempre la migliore alternativa di viaggio, che sia su strada o in cielo: i passeggeri pianificano il proprio viaggio e prenotano il trasporto tramite l’app intuitiva. Il sistema propone automaticamente la soluzione di trasporto migliore in base a una serie di parametri quali tempistiche, traffico, costi e altri ancora consigliando il modulo (aereo o terrestre) più conveniente. In base alla scelta la capsula – lunga 2,6 metri, alta 1,4 metri e lunga 1,5 – si trasforma in una city car semplicemente integrandosi con il modulo terrestre che dispone di un telaio in fibra di carbonio ed è alimentato a batteria oppure prende il volo grazie a 4+4 motori rotanti.

Una volta raggiunta la destinazione il modulo, terrestre o aereo che sia, torna autonomamente alla stazione di parcheggio in attesa del servizio successivo. Una invenzione che potrebbe rivoluzionare il mondo dei trasporti del futuro: alla base dell'idea, infatti, c'è la condivisione del mezzo, progettato per ospitare due passeggeri alla velocità massima di 100 km/h e con un'autonomia di 130 km. Non più l'auto come forma di possesso, ma come mezzo da sfruttare insieme alla collettività per organizzare al meglio la vita sociale evitando di perdere minuti preziosi nel traffico.

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