Superbike gara 2: Laverty vince, Melandri sprofonda
La Superbike riserva sempre grandi sorprese e, con la formula delle due gare, i giochi in pista possono variare di molto nel giro di un pomeriggio. Se gara 1 aveva messo in luce un Sykes forte dei continui successi in Superpole e freddo calcolatore in vista del mondiale, accontentandosi di un terzo posto dopo una bella battaglia con Melandri e Guintoli, gara 2 inizia invece nel segno del giallo per il pilota Kawasaki. Durante il giro di allineamento per portarsi in griglia di partenza, il pilota britannico incappa in una caduta che danneggia seriamente la sua ZX10-R. Nel tentativo frenetico di ritornare ai box, complice il pessimo lavoro dei marshall, Sykes cade una seconda volta per poi riuscire finalmente a rientrare in pit-lane. Inizia un lavoro frenetico dei meccanici che in poco più di 15 minuti si ritrovano a dover ricostruire gran parte dell'avantreno, con strumentazione, forcelle, piastre, semimanubri da sostituire completamente e serbatoio ammaccato. Per lui partenza dalla corsia dei box a fondo gruppo e gara decisamente in salita.
Gara 2 – Al via è Laverty a trovare lo spunto migliore, seguito da Rea e Melandri. Ottima la partenza di Carlos Checa che indovina la partenza e si porta subito in sesta posizione in lotta con Baz. Sykes rientra ai box al termine del primo giro per sistemare il semimanubrio di sinistra. Per lui gara finita, rientra in pista comunque, ma i punti persi per l'errore durante il giro di allineamento potrebbero costare caro per la corsa al titolo. Intanto la testa della corsa vede ancora Laverty e Rea tentare di allontanarsi dal gruppo degli inseguitori. Melandri controlla anche per gestire la gomma morbida all'anteriore in vista del finale di gara, mentre Giugliano con la voglia di riscattare la caduta di gara 1 inizia a tentare la scalata alle posizioni, incominciando con un bel duello con la BMW di Davies.
Problema BMW – All'ottavo giro Sylvain Guintoli prende le misure su Marco Melandri sul rettilineo di arrivo e forzando la staccata attacca e sorpassa il pilota BMW. Melandri sembra accusare qualche problema, i tempi per lui sul giro si alzano e Loris Baz non tarda troppo ad arrivare a ridosso del ravennate portandosi in scia anche Carlos Checa. Per Melandri il problema è il calo prematuro dello pneumatico posteriore, che non garantisce più la necessaria trazione in uscita dalle curve. Baz ne approfitta e passa in quarta posizione. A metà gara Melandri non ha più possibilità di lottare e di difendere la sua posizione, iniziando inesorabilmente a sfilare verso il fondo del gruppo. Intanto, ironia della sorte, il più veloce in pista è Sykes, che prova a rimontare disperatamente posizioni nonostante i giri persi a cercare di sistemare la moto ai box.
Aprilia in fuga – Laverty stacca Rea e si porta in fuga e Guintoli recupera terreno sul pilota Honda, tanto che a sei giri dal termine il francese è pronto all'attacco decisivo. Il rettilineo d'arrivo è terreno ideale per completare l'operazione e le due Aprilia ufficiali si trovano saldamente al comando. Tom Sykes regala spettacolo in pista, sorpassando tutto il gruppo e girando costantemente con tempi inavvicinabili anche per i primi. Melandri crolla olte la decima posizione, favorendo la risalita degli altri italiani con Giugliano e Badovini a precedere il pilota BMW. Le posizioni di testa sembrano essersi stabilizzate con Laverty, Guintoli e Rea a distanza di sicurezza, seguiti in solitaria da Baz. Checa sembra resistere in quinta posizione, con Daviez incollato e pronto all'attacco.
Doppietta Aprilia – Con due dei protagonisti assoluti fuori dai giochi sono le Aprilia ufficiali a dominare gara 2. Per Laverty la vittoria, la quarta della stagione, suona come il riscatto perfetto dopo la sfortuna in gara 1, manifestatasi con la rottura del motore mentre era al comando. Il secondo posto di Guintoli consente al francese di conservare il primo posto in classifica ed allungare sugli inseguitori. Melandri chiude dodicesimo, superato sul traguardo anche da Fabrizio e Neukirchner. Per lui gara 2 da dimenticare dopo l'esaltante vittoria in gara 1. Le immagini della sua gomma posteriore al parco chiuso mostrano in che condizioni sia riuscito a terminare la gara. Checa perde sul finale la posizione a vantaggio di Davies. La Ducati porta a casa un magro risultato con il sesto posto dello spagnolo e l'ottavo di Badovini: il lavoro da svolgere è ancora tanto, ma qualche segno di ripresa si incomincia a vedere, come ad esempio la bella lotta con la BMW di Davies.
Marco Melandri sconsolato al parco chiuso: "dopo un giro la moto ha iniziato a vibrare, addirittura la strumentazione sembrava staccarsi, non ci aspettavamo certo un risultato così, ma va bene".
Classifica mondiale: Guintoli (213 punti) – Sykes (185 punti) – Laverty (174 punti) – Melandri (156 punti)
Ordine d'arrivo Gara 2: