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Superbike: Jonathan Rea conquista il Mondiale ed il cuore degli appassionati

Jerez de la Frontera chiude in anticipo la corsa al titolo. Rea è il nuovo Campione del Mondo, dopo aver dominato la stagione da assoluto protagonista. La storia della giovane promessa Honda che rinasce a nuova vita in sella alla Kawasaki.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Basta un quarto posto a Jerez e Jonathan Rea chiude in anticipo la stagione 2015 della Superbike, aggiudicandosi il suo primo titolo iridato. Difficile immaginare un finale diverso: Rea, fin dalle prime battute del campionato, aveva dimostrato di avere una marcia in più rispetto agli avversari, che non hanno trovato il modo di contrastare in pista il talento nordirlandese. La fredda legge dei numeri parla chiaro e lascia gli appassionati a bocca aperta, con un bottino finale di 465 punti, 12 vittorie di manches, 6 secondi posti e 2 terzi posti. Jonathan Rea in tutte le gare del campionato è sempre salito sul podio, tranne nella gara che è valsa il titolo, non ha commesso passi falsi ed ha preso letteralmente il volo in classifica, diventando già da metà stagione difficilmente raggiungibile dagli avversari.

Jonathan Rea: un passato tutto Honda

La storia di Jonathan Rea, classe 1987, nasce in seno alla Honda, casa per la quale il pilota nato Larne, cittadina del Nord Irlanda, ha mosso i suoi primi passi nei campionati britannici prima di approdare al Campionato del Mondo Supersport nel 2008. La gavetta dura poco, grazie ad un talento innegabile: il passaggio alla Superbike viene formalizzato l’anno successivo, nel 2009. La CBR gestita dal Team Ten Kate soffre dell’anzianità del progetto rispetto alle moto avversarie, ma non per questo, sia grazie alle doti dei preparatori olandesi, che soprattutto al polso destro di Rea, i risultati non tardano ad arrivare. La sfortuna però presenta il suo conto con numerosi infortuni, che tengono lontano Rea dai piani alti della classifica. Il talento c’è, ed il cuore del pilota pensa anche ad un approdo nella MotoGP, soprattutto dopo aver sostituito un certo Casey Stoner nell’anno nero del campione australiano. Ma i vertici Honda hanno altri progetti e Rea è costretto a restare in Superbike. L’anno 2015 rappresenta la svolta: il contratto con la casa di Akashi porta “Jonny” a salire in sella alla Kawasaki ZX-10R, la moto più competitiva al pari della Aprilia RSV4. Il Kawasaki Racing Team mette in piedi un dream team che vede affiancare Rea niente meno che a Tom Sykes, già Campione del Mondo 2013.

La rinascita in Kawasaki

La scintilla con la ZX-10R scocca subito. È amore a prima vista e Rea si dimostra subito velocissimo già nei test pre-campionato ad Aragon e Jerez. Tom Sykes subisce la pressione di un nuovo compagno da subito velocissimo e perde terreno nelle battute iniziali del campionato, mentre Rea vola accumulando punti preziosi ad ogni gara. Nessun errore, gare combattute con una grinta mai vista e nessun timore reverenziale nei confronti del compagno di box: Rea non fatica a prendere il posto di prima guida nel team e soprattutto conquista il cuore degli appassionati, che trovano in Rea un nuovo idolo. Forse non sempre tutto sorrisi come Tom Sykes, ma sempre disponibile nel paddock, Rea ha visto crescere in maniera esponenziale le sue quotazioni tra i tifosi. La Superbike trova un nuovo personaggio, amato da pubblico e veloce e concreto in pista.

Jerez diventa l’Eldorado verde

Jonathan Rea metta la firma ad una stagione strepitosa per Kawasaki, che conquista anche il suo primo titolo costruttori nella categoria, titolo sempre mancato, nonostante le verdi Ninja siano state sempre tra le protagoniste del campionato. Il 2015 diventa l’anno dell’en plain, con titolo piloti, titolo costruttori, e con almeno una moto sempre sul podio. Jerez de la Frontera si trasforma nell’Eldorado, nella Terra Promessa, circuito che ha visto sia Tom Sykes, nel 2013, che Jonathan Rea, nel 2015, laurearsi Campioni del Mondo in sella alle Ninja ZX-10R. Ora il campionato si appresta alle ultime battute, con solo due round da disputare. Magny Cours e Losail vedranno sicuramente ancora un Jonathan Rea a caccia della vittoria, per mettere il sigillo definitivo alla sua migliore stagione. Quella del suo primo titolo iridato.

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