Superbike: Monza, un anno dopo
Tutto è pronto per il week-end di passione sull'Autodromo Nazionale di Monza. Il Campionato del Mondo Superbike arriva alla tradizionale tappa italiana per un duplice riscatto: far dimenticare ai tanti appassionati la delusione legata a quanto successo lo scorso anno e tentare di far decollare un campionato che quest'anno pare aver perso parte del suo fascino.
Facciamo un salto nel passato per vedere quanto successo sulla pista italiana lo scorso anno. Il maltempo aveva fatto la parte del protagonista già a cominciare dalle libere del sabato mattina, peggiorando nella giornata di gara di domenica. Gara 1 partiva regolarmente per poi venire subito cancellata a causa di un acquazzone che di fatto allagava parte della pista. Gara 2 invece partiva regolarmente, per poi subire la stessa sorte, ma in virtù dei giri compiuti, veniva validata con la formula del mezzo punteggio. Una delusione per i tifosi sulle tribune che si erano visti privati dello spettacolo in pista, ma solo l'inizio di una serie di problemi ben più gravi per la dirigenza dell'autodromo che fu colpita dalle indagini e dallo scandalo per via di anomalie dell'asfalto della pista che avrebbero minato la sicurezza dei piloti in pista. Uno scandalo che ha messo in seria discussione l'inserimento in calendario per il 2013 del circuito, confermato a poche settimane dall'inizio della stagione a scapito della tappa di Misano Adriatico.
Proprio sulla base del mezzo punteggio attribuito a Monza si giocò poi l'intero Mondiale, con Max Biaggi che vinse il titolo per solo mezzo punto su Tom Sykes, ironia della sorte vincitore proprio a Monza.
La Superbike è pronta per tanto a far rivivere le emozioni mancate nel 2012 sullo storico circuito. Tappa obbligata per questo campionato, il circuito di Monza si snoda per 5.777 metri con 5 curve a sinistra e 8 a destra. Punti chiave per i sorpassi, ovviamente la staccata al termine del lungo rettilineo di arrivo, alla prima variante, dove le derivate di serie sfiorano i 340 km/h (Tom Sykes 2012: 339 km/h), poi la staccata della Roggia, l'Ascari e ovviamente la Parabolica, storica curva su cui spesso si sono giocati gli arrivi in volata nella SBK: un piccolo errore di linea può favorire un attacco all'interno di chi segue, spesso favorevole per via della vicinanza del traguardo rispetto all'uscita di curva.
Le Aprilia e le BMW sono le moto favorite, sotto l'aspetto tecnico, per puntare ad una vittoria. Aprilia è attualmente la moto di riferimento, velocissima e precisissima, ha dalla sua il Factory Team che oltre a contare su materiale ufficiale, può vantare i suoi piloti Sylvain Guintoli ed Eugene Laverty ai primi due posti della classifica iridata. I privati di lusso, ovvero Michel Fabrizio e Davide Giugliano, hanno sempre fatto bene anche con altre moto e ora si trovano a cavalcare il mezzo perfetto per puntare al podio. La moto tedesca invece, pur potendo giocare ad armi pari con la rivale, deve risolvere una serie di problemi legati ai sui piloti: Chaz Davies deve confermare che le prestazioni di Aragon sono alla sua portata e che la debacle ad Assen è stata solo un evento sporadico. Marco Melandri invece deve assolutamente uscire dalla crisi che sembra averlo colpito già dalle battute finali della stagione 2012.
Kawasaki e Ducati invece arrivano a Monza con la consapevolezza che sarà dura. La moto giapponese soffre ancora per i noti problemi di gestione delle gomme e il veloce tracciato italiano non gioca certo a suo favore. La speranza potrebbe essere legata al maltempo che di fatto diminuirebbe il problema del consumo degli pneumatici e agevolerebbe il lavoro di Sykes, specialista della pioggia. Ducati invece vive una crisi profonda con la sua Panigale. A poco vale il lavoro di un team ultracollaudato come l'Alstare di Batta, nome storico per la SBK e quello di due piloti del calibro di Checa e Badovini (campione della Superstock 1000 2010). Il lavoro di sviluppo da fare sulla moto è ancora molto e la pista è di sicuro tra le più sfavorevoli. A poco servirà la modifica al regolamento fatta subito dopo Assen che permette di utilizzare air-restrictor più larghi, da 52 mm al posto di quelli usati fin ora da 50 mm. Si dovrebbero guadagnare circa 3 cavalli, forse insufficenti per la pista monzese. Per la casa di Borgo Panigale sarà dunque una gara di conserva, per limitare i danni, in attesa di piste più favorevoli.
Per finire qualche curiosità: a titolo di "rimborso" per lo spettacolo ridotto nel 2012, sarà possibile accedere gratuitamente al paddock, nella giornata di domenica, presentando il tagliando della domenica 2012 o l'abbonamento al week-end 2012 in originale. Se invece volete provare l'ebrezza di un giro, o quanti ne volete, sulla mitica pista di Monza potere farlo gratuitamente grazie alla copertura Street-View di Google che vi permette di godere della visione della pista con la visuale di un vero pilota.
Segue un breve report su Monza 2012 (foto Fabrizio Carrubba)