Superbollo ed emergenza immigrati: nuovi rincari in arrivo
E' stata approvata quest'oggi la sovratassa per i possessori di SUV e supercar rielaborata dal Ministro Giulio Tremonti. Tale iniziativa, che andrà ad infierire sui possessori di veicoli superiori a 170 CV già a partire da quest'anno, sarà presto pronta per essere vagliata dal Consiglio dei Ministri, in merito alla manovra finanziaria da 47 miliardi di euro atta a risanare le casse dello stato.
"Alle autovetture ed agli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose, di potenza superiore a 125 KW, è dovuta una addizionale erariale della tassa automobilistica”. Questo è quanto si legge nella bozza del decreto legge, dalla qualche si evince che a differenza del passato (in quanto il superbollo non è di certo una novità) non verrà fatta distinzione alcuna per qualsiasi sia il modello a superare la soglia sopraindicata. Non è stata ancora tuttavia quantificata la somma, quello che si sa per ora è che crescerà via via con la potenza del motore e che in caso di mancato pagamento è stata prevista una sanzione pari al 30% dell'importo non versato.
Come se ciò non fosse ancora abbastanza, all'aumento dell'RC Auto e l'accisa per reintegrare i fondi dello spettacolo (che a partire dal primo luglio introdurrà un ulteriore aumento di 0,19 centesimi/litro), si aggiunge un ulteriore aumento di 4 centesimi sul prezzo dei carburanti varato dall'agenzia delle dogane per finanziare gli oneri dello stato dovuti all'emergenza immigrati. Questa stamattina, le compagnie petrolifere hanno incrementato i prezzi di benzina e diesel di 4,8 centesimi, con l'unica eccezione rappresentata da Tamoil e TotalErg che hanno applicato rispettivamente un rincaro di 4 e 3,8 centesimi, per un risultato che abissa quello dei giorni scorsi e raggiunge un traguardo oramai storico.
Decisione che accresce il malcontento degli automobilisti italiani, alle prese con spese sempre più dannose al proprio portafogli e che vedono in questa manovra una gravissima bugia. Associazioni come Federconsumatori ed Adusbef chiedono al Ministro dell'Economia di chiarire il prima possibile la manovra, ricordando che solo l'anno scorso i carburanti hanno subito un aumento stimato intorno ai 410 euro annui per le famiglie, annunciando di voler avviare iniziative anche legali per far sì che il provvedimento venga cassato quanto prima.