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Suppo: “Non so se Rossi la stringerà, ma la mano tesa di Marquez non durerà a lungo”

Il team principal della Honda a margine della presentazione delle novità Honda 2016: “Si è andati oltre l’accettabile, ci manca solo che qualcuno sputi su Marquez”. Breve apparizione sul palco per il pilota spagnolo, tornato a Madrid per ritirare il premio per il titolo del 2014.
A cura di Valeria Aiello
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Piloti e vertici HRC durante la presentazione Honda (Facebook)
Piloti e vertici HRC durante la presentazione Honda (Facebook)

Breve apparizione sul palco del Palazzo Campari di Sesto San Giovanni per il team MotoGp Repsol Honda e i piloti Marc Marquez e Dani Pedrosa, durante la presentazione delle novità della gamma Honda 2016: alla vigilia dell’Eicma 2015 la paura è quella che le polemiche sul Cabroncito vadano ben oltre a dove non siano già arrivate, come spiegato da Livio Suppo, il team principal della Honda che, a differenza dei piloti cui è stato consigliato di non parlare, a margine della conferenza a Gazzetta dello Sport ha rivelato le motivazioni della scelta.

Abbiamo dato noi l'indicazione di non parlare – ha spiegato Livio Suppo – Ormai mi aspetto di tutto, ci manca solo che qualcuno sputi a Marc.

La tensione tra Marquez e Rossi era partita dalle accuse del pesarese sulla gara di Marc a Phillip island, sfociate poi nel contrasto di Sepang e andate avanti per altre due settimane, fino a Valencia, dove le polemiche sul comportamento in gara del due volte iridato della Honda non sembrano placarsi. Marquez ha provato a tendere la mano a Valentino che ha rispedito al mittente rapide scuse e frasi di circostanza.

Non so se Valentino stringerà la mano che gli ha teso Marc. E nemmeno se Marc continuerà a tendergliela – ha aggiunto Suppo – Posso dire che si è andati molto oltre l’accettabile. Ammetto di aver sbagliato a non essere intervenuto subito dopo le accuse di Valentino in conferenza a Sepang

A Valencia se Marc, Dani e Jorge avessero veramente voluto fare una combine si sarebbero sorpassati 300 volte e poi avrebbero fatto vincere chi volevano. Erano consapevoli che facendo come poi in effetti è andata, sarebbero stati sommersi dalle accuse. Marc è rimasto sempre sereno, anche perché ha la coscienza a posto”

Non so come Valentino, dopo quello che è successo a Sepang, potesse aspettarsi un aiuto da lui – ha aggiunto Suppo.

Infine, sui dati della telemetria del contatto che dimostrerebbero il calcio inferto da Valentino alla leva del freno della Honda ma su cui vige il veto della Dorna e della Federazione, nulla è cambiato dalla conferenza di giovedì scorso.

Se la FIM e la Dorna la sbloccano, sarò lieto di mostrarle, ma non è una nostra priorità”.

Marquez, da Milano a Madrid per il premio

Presto conclusa la visita milanese di Marquez che all'indomani della presentazione è subito tornato in Spagna, a Madrid, per ricevere il premio come miglior sportivo spagnolo al National Sports Awards per il titolo mondiale del 2014. Sulla mostra di Milano nel suo blog spiega: "È stato davvero interessante vedere che cosa Honda presenta alla mostra di quest'anno. È un evento che consiglierei a tutti gli appassionati di moto". Nel suo post anche un messaggio per le famiglie delle vittime degli attentati di Parigi: "Purtroppo la settimana si è conclusa in maniera tragica, venerdì sera ero a cena con degli amici a Cervera quando abbiamo sentito cosa stava accadendo a Parigi. Apprendere queste notizie mi colpisce davvero, è un misto a tristezza e frustrazione. Ecco perché voglio inviare tutte le mie energie e il mio sostegno alle famiglie delle vittime".

A consegnare il riconoscimento a Marc Marquez è stato Re Felipe di Spagna. "Un orgoglio riceverlo da Re Felipe per quell'indimenticabile 2014" scrive il campione spagnolo su Facebook postando una foto della cerimonia. Premiato anche il fratello di Marc, Alex Marquez, campione del Mondo in Moto3 lo scorso anno, tra i vincitori del premio nazionale dello sport 2014.

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