Tavullia, il Ranch di Valentino Rossi non è più abusivo: papà Graziano paga la multa
Valentino Rossi potrà continuare nei suoi traversi del sabato pomeriggio con meno pensieri. La Biscia, l’ovale lungo 1800 metri voluto dal Dottore nel suo Ranch di Tavullia, non è più abusiva. Ieri mattina Graziano Rossi, ha infatti risolto il capo di imputazione relativo al reato di abuso edilizio sollevato due anni fa da parte dei vicini del pilota pesarese che, dal troppo rumore emesso dalle moto, erano passati all’esposto presso il Tribunale penale della Procura di Pesaro, portando avanti la tesi per cui la pista non rispetterebbe quei limiti acustici imposti oltre a non essere conforme al progetto iniziale.
Il papà del Dottore ha chiesto di poter oblare, dunque di pagare, per quella difformità rispetto al progetto iniziale: una richiesta accolta dal Tribunale che per la Test Track, società di cui Graziano Rossi è legale rappresentante, si concretizza in una multa pecuniaria della somma di oltre 13mila euro.
Per quanto invece riguarda i reati ambientali e il falso, con l’udienza fissata per il 2 dicembre, si aprirà il processo con rito ordinario per gli altri capi d’imputazione. Sarà quindi compito del Tribunale e del Giudice Paolo De Luca stabilire se tra i passaggi burocratici per l’autorizzazione a costruire il ranch qualcosa non è stato fatto a norma di legge.
Di certo non faranno i salti di gioia i vicini del Dottore che per il momento non potranno far altro che continuare la guerra di perizie nella speranza di poter riposare nei caldi pomeriggi d’estate.