La Delivery Email protesta e sale sui tetti di Termini Imerese
Ennesima protesta, nuovo grattacapo per Sergio Marchionne. Dopo le manifestazioni che hanno mosso tutta l'Italia per le conseguenze della riorganizzazione del piano Fiat, dopo le espressioni di dissenso circolanti persino su Facebook, adesso anche la protesta di chi ha perso l'appalto con la casa torinese. Si tratta della Delivery Email, ditta che si occupava della pulizia dei cassonetti per l'assemblaggio della Lancia Ypsilon a Termini Imerese, i cui operai hanno ricevuto una lettera di licenziamento a partire da febbraio. L'obiettivo della Fiat, infatti, è internalizzare il servizio.
I sindacati si sono mossi in favore della Delivery Email, scioperando un'ora in segno di solidarietà. Ma la vicenda non si è chiusa qui, dal momento che i diretti interessati, sedici operai dell'azienda addetta alle pulizie, sono saliti sul tetto dello stabilimento di Termini Imerese, dove hanno dormito nella notte tra il 19 ed il 20.
Ad esprimere il dissenso interviene Vincenzo Comella, segretario provinciale della Uilm, secondo il quale: "non è comprensibile l'atteggiamento della Fiat, in quanto, gli indicatori sono di segno più sotto il profilo delle vendite, del fatturato ed azionario, mentre opera le gestioni aziendali come un'azienda in fase di ristrutturazione per crisi. In funzione di tali riflessioni serve subito un confronto vero con la Fiat, per capire i motivi di tali atteggiamenti".