Termini Imerese, salta Grifa. La speranza è Metec
La speranza per Termini Imerese ora si chiama Metec: la società di componentistica per auto controllata da Roberto Ginatta e che ha tra i suoi principali clienti la Fiat. Lo ha riferito ieri ai sindacati il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti durante il vertice sulla vertenza dei 1.100 operai della Fiat di Termini Imerese, in cassa integrazione fino a fine anno. Dopo tale data, senza soluzioni industriali, i licenziamenti diventeranno esecutivi.
Esce di scena Grifa, Metec ultima possibilità
Per non aver ricapitalizzato l’azienda, esce di scena Grifa: il Governo ha archiviato l’interlocuzione con la società che prevedeva la produzione di auto ibride nel sito. Un passo indietro che ha travolto i sindacati che da tempo chiedevano rassicurazioni sul piano Grifa: “Siamo molto preoccupati, la proposta di Metec appare obiettivamente l’ultima possibilità per reindustrializzare il sito di Termini Imerese ed evitare i licenziamenti” dicono Gianluca Ficco e Vincenzo Comella della Uilm, “Era da tempo che chiedevamo le dovute verifiche sul piano di Grifa”. Roberto Mastrosimone, della Fiom, dice: “Non ce ne andremo dal Ministero finché non incontreremo i responsabili Metec”.
Il piano di Metec
Secondo quanto riferito da Uilm, il piano industriale di Metec per Termini Imerese dovrebbe articolarsi in due parti: una prima fase dovrebbe svilupparsi in tempi brevi e prevede la produzione di componenti per autovetture; nella seconda fase che al contrario richiederebbe tempi più lunghi per la produzione di auto, si dovrebbe arrivare alla produzione di autovetture. “Il nuovo soggetto ed il nuovo piano sono tutti da verificare” dice il segretario nazionale Fiom Michele De Palma “A rischio 760 lavoratori più quelli dell'indotto. Vista la gravità della situazione c’è bisogno della garanzia del presidente del Consiglio”. A quanto si apprende Metec ha assicurato il completo assorbimento dei lavoratori del perimetro Fiat-Magneti Marelli ma solo dopo un periodo di cassa integrazione di due anni che scatterebbe a gennaio.