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Tesla restituisce il debito 9 anni prima della scadenza

Il produttore di auto elettriche “premium” regala all’amministrazione Obama una grande vittoria: è la prima società che, ricevuto un prestito nell’ambito dell’Advanced Technology Vehicle Manufacturing, è riuscito a restituirlo.
A cura di Redazione Motori
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Tesla Model S
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Tesla ha ridato i soldi al governo americano. Li ha dati tutti, diventando il primo produttore automobilistica a restituire un prestito al Dipartimento dell'Energia nell'ambito del progetto Advanced Technology Vehicle Manufacturing. La restituzione, comprensiva degli interessi, è stata annunciata mercoledì scorso, nove anni prima rispetto a quanto programmato. Un'operazione possibile grazie alla vendita di nuove azioni per un valore complessivo di un miliardo di dollari circa, di cui quasi la metà è stata destinata alla restituzione del prestito, pari a 451,8 milioni di dollari, interessi compresi. Per il produttore di auto elettriche si tratta di un successo che si estende allo stesso governo Obama. I prestiti voluti dal Dipartimento dell'Energia sono sempre stati al centro delle critiche mosse dai repubblicani contro il governo degli Stati Uniti. Proprio la settimana scorsa, il senatore Chuck Grassley, Repubblicano dell'Iowa, aveva azzardato una previsione: "Sarebbe davvero degno di nota e addirittura sorprendente se un destinatario dei generosi prestiti [del Dipartimento dell'energia, Ndr] dovesse riusci a ripagare il proprio debito".

Prima del caso felice di Tesla va ricordato che, del resto, diversi prestiti nello stesso settore si sono conclusi con un fallimento economico e politico: dalla bancarotta della casa automobilistica Fisker il governo è riuscito a racimolare appena 21 milioni di dollari dei 529 prestati nel 2009; A123 System, società che produce batterie a litio, è riuscita a spendere appena 132 milioni di dollari dei 250 prestati dal governo prima di entrare in crisi, avviare una serie di licenziamenti ed essere infine acquistata per l'80% dal Wanxiang Group nel 2012. Tesla rompe dunque una cronaca che rischiava di compromettere qualsiasi politica di incoraggiamento della mobilità alternativa. Elon Musk, amministratore delegato di Tesla, tira (e fa tirare) un sospiro di sollievo: "Vorrei ringraziare il Dipartimento dell'Energia e dei membri del Congresso… e soprattutto il contribuente americano da cui provengono questi fondi".

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