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Todt e la delegazione FIA sopravvissuti al terremoto in Nepal

Il presidente e i 40 delegati FIA sono usciti indenni dalle scosse che hanno raso al suolo Kathmandu. La Federazione si impegnerà in una raccolta fondi per la popolazione del Nepal.
A cura di Vito Lamorte
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Jean Todt e una quarantina di delegati della FIA sono usciti indenni dal terremoto che ha colpito il Nepal nella giornata di sabato e che ha causato oltre 2000 i morti. I rappresentanti della Federazione Internazionale erano nel paese orientale per la prima edizione del Congresso Regionale dello sport automobilistico nell'area dell'Asia-Pacifico che si sarebbe dovuta tenere su più giorni a Kathmandu, la capitale dello Repubblica federale. Il terremoto, di magnitudo 8 gradi della scala Richter, ha colpito gravemente il paese ed è stato avvertito fino a New Delhi, in India. L’evento ha visto la partecipazione di 45 delegati provenienti da 14 paesi della regione, nonché i funzionari tra cui il presidente della FIA, Jean Todt, l’Ambasciatore per la sicurezza stradale, Michelle Yeoh, e il vice presidente per lo sport, Graham Stoker.

La conferma è arrivata tramite Twitter da Vicky Chandhok, presidente della Federazione Motorsports indiana e padre di Karun, pilota visto in azione anche in Formula 1 con le monoposto di Hispania e Lotus-Caterham.

La Federazione ha fatto sapere che si impegnerà in una raccolta fondi per le zone disastrate: "La FIA, a nome della comunità dello sport automobilistico, vuole trasmettere le sue più sentite condoglianze al popolo del Nepal, i nostri pensieri collettivi sono con loro e si occuperano di questa tragedia. Nei prossimi giorni la FIA esaminerà la possibilità di istituire un fondo per le donazioni di beneficenza da apportare alla popolazione del Nepal nel tentativo di ricostruire le loro vite dopo questo disastro".

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