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Todt sulla terza macchina: “Nove team non è un disastro”

Il presidente della FIA ha confermato che la Federazione non chiederà ai grandi team di schierare una terza vettura per la prossima stagione.
A cura di Vito Lamorte
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Non ci sarà la terza macchina in Formula 1. Questo è quanto ha fatto capire Jean Todt. Il presidente della FIA ha detto che, anche se Marussia e Caterham non dovessero riuscire nel loro tentativo di restare nel circus; non verrà chiesto ai top team di utilizzare la terza vettura. Se entrambe le scuderie non riuscissero in questa impresa, la lineup del 2015 potrebbe scendere sotto le 20 monoposto ed è il numero limite che consente ai capi di intervenire. Secondo i contratti della Formula 1 quando ci sono vetture sotto questa soglia la FIA può richiedere ad alcune squadre un'auto in più con un preavviso di almeno 60 giorni. Il presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile, Jean Todt, ha sgomberato il campo da tutti i possibili problemi:  "Siamo in grado di correre con nove squadre, non è un disastro. Mi ricordo che in MotoGP c'erano 16 moto e c'erano comunque belle gare".

I segnali che sono stati percepiti nell'ultima fase della stagione 2014 non hanno scoraggiato Todt che non crede alla crisi della Formula 1 ma è consapevole del fatto che si devono affrontare i problemi dei costi: "Fa parte della storia della Formula 1, ci sono squadre sempre presenti, altre supportate da benefattori che sono entrate e uscite, e pure di piccole che fanno parte della F1. Non sono felice di vedere che Marussia e Caterham hanno problemi, ma è sempre accaduto. Nel 2016 entrerà un nuovo team (Haas), quindi nel caso peggiore avremo nove squadre nel 2015 e dieci nel 2016. Vogliamo incoraggiare i team e gli sponsor ed è per questo che dobbiamo cercare di ridurre i costi".

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