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Todt: “Vettel a Baku mi ha ricordato Schumacher, ma ha chiesto scusa e l’ho perdonato”

Il presidente della Fia è tornato sull’episodio che ha visto protagonisti i due rivali in lotta per il mondiale: “Ho vissuto situazioni simili con Schumacher a Jerez nel 1997 e a Monaco nel 2006; le persone hanno delle debolezze e devono essere accettate”, ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Il contatto tra Vettel e Hamilton a Baku / F1
Il contatto tra Vettel e Hamilton a Baku / F1

La stagione 2017 è stata una delle più appassionanti degli ultimi anni: merito della Ferrari, capace di risorgere dalle proprie ceneri insidiando la Mercedes, capace di dominare in lungo e in largo da quando l'ibrido ha fatto il suo ingresso in Formula 1. Il mondiale ha vissuto del duello tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, capaci di darsi battaglia fino a due gare dal termine quando l'inglese ha conquistato il titolo in Messico: una rivalità, quella tra il tedesco e l'inglese, che ha toccato l'apice nel Gran Premio dell'Azerbaijan, quando i due sono arrivati al contatto.

Il perdono di Jean Todt

Un episodio che fece il giro del mondo quello che ha visto protagonisti i due piloti in lotta per il mondiale: Vettel, durante il regime di safety car, prima tamponò Hamilton, accusandolo di aver frenato volutamente, poi dopo averlo affiancato lo colpì con una ruotata. Un comportamento decisamente antisportivo e per il quale il pilota della Rossa dovette scusarsi pubblicamente con la Fia attraverso una lettera; in questo modo il tedesco evitò sanzioni più gravi e se la cavò con una ramanzina e 3 punti sulla Superlicenza. A distanza di qualche mese, però, è Jean Todt a tornare sulla vicenda spiegando i motivi che hanno portato a quella decisione.

Sono molto tollerante anche quando qualcuno esagera un po'.  Non mi piace giudicare il comportamento delle persone senza prendere in considerazione le emozioni e i dispiaceri che si vivono all'interno dell'abitacolo – ha spiegato il presidente della Fia in una intervista concessa ad Auto Bild – Ho vissuto situazioni del genere con Michael Schumacher; immaginate cosa accadde a Jerez nel 1997 o a Monaco nel 2006, quando fece quella stupidata in qualifica. Le persone hanno delle debolezze e devono essere accettate, quando si rendono conto che non avrebbero dovuto fare quel che hanno fatto. A quel punto devi dimenticare ed è stato così anche con Sebastian.

La ruotata di Schumacher a Villeneuve – proprio nell'ultimo appuntamento del mondiale e che costò la squalifica dal mondiale pur mantenendo i punti conquistati – anche se con modalità e velocità diverse ha ricordato a molti, Todt compreso, l'episodio che ha visto protagonisti Vettel e Hamilton. Un errore, quello del ferrarista, su cui anche il diretto interessato è tornato più volte come un fatto da non rifare e di cui non andare fiero salvo che i due anno chiarito tanto poi da scherzarci nell'ultima conferenza stampa di Abu Dhabi. Un episodio che è ormai alle spalle, Vettel ed Hamilton sono già proiettati verso la nuova stagione in cui tutti gli appassionati sperano di poter vivere nuove puntate di quella che sta diventando una delle rivalità più accese della storia della Formula 1.

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